Circa tremila insegnanti e studenti, collegati in videoconferenza con Milano da oltre 50 sedi delle associazioni degli imprenditori, hanno potuto seguire lunedì 9 novembre la quinta edizione di “Orientagiovani", promossa da Confindustria con lo scopo di far incontrare i giovani con il mondo del lavoro per aiutarli a scegliere il percorso formativo più utile al loro futuro.
Al convegno nazionale di Milano sono intervenuti anche il ministro del Lavoro Antonio Bassolino, il ministro della Pubblica Istruzione Luigi Berlinguer, il presidente della Camera Luciano Violante, l’arcivescovo di Milano Carlo Maria Martini e il vicepresidente di Confindustria Carlo Callieri.
Grande accusata la formazione professionale che, secondo i dati Eurostat, nel nostro Paese è seguita dopo la maturità da 5 ragazzi su 100 contro i 50 su 100 degli Stati più avanzati.
Se per Carlo Callieri essa “semplicemente non esiste", per Antonio Bassolino sino a questo momento “è uno dei più grandi scandali nazionali, uno spreco gigantesco di risorse" e va quindi riformata, gestita in modo coordinato e compresa nei contratti di lavoro. Dal canto suo il ministro della Pubblica Istruzione Berlinguer ha ribadito l’esigenza della priorità della formazione e dell’istruzione ed ha ricordato come ogni anno un milione di persone devono ricominciare a studiare per non rimanere esclusi dal mondo del lavoro. Il tema della formazione continua è stato sottolineato pure dal cardinale Martini mentre il presidente della Camera Violante ha auspicato una scuola dove venga premiato anche il merito degli studenti, che devono saper affrontare la concorrenza dei coetanei degli altri Paesi.