Ammonta al massimo 18mila euro il contributo di fondi europei che ogni scuola potrà ricevere aderendo al bando Pon da 40 milioni dedicato all’orientamento.
L’obiettivo del progetto è quello di contrastare l’abbandono scolastico e aiutare i ragazzi a riconoscere le loro vocazioni.
Ciascuna scuola potrà ricevere fino a un massimo di 18mila euro per la realizzazione di moduli di orientamento della durata di 30 ore.
Le scuole potranno presentare le proprie proposte progettuali dalle 10.00 del 27 marzo alle 15.00 del 18 maggio 2017.
Ricordiamo che Il Programma Operativo Nazionale (PON) del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, intitolato “Per la Scuola – competenze e ambienti per l’apprendimento”, finanziato dai Fondi Strutturali Europei, contiene le priorità strategiche del settore istruzione e ha una durata settennale, dal 2014 al 2020.
Il bando, disponibile all’indirizzo www.istruzione.it/pon e consentirà alle scuole secondarie di I e II grado di organizzare iniziative per far conoscere agli studenti l’offerta formativa di scuole e università e orientare la scelta di chi sta per iscriversi anche con strumenti innovativi. Potranno essere organizzati incontri tematici, ma anche – spiega una nota ministeriale – momenti di confronto fra pari con i ragazzi della secondaria di secondo grado che potranno fare da tutor ai più piccoli raccontando la loro esperienza o universitari che potranno raccontare ai maturandi la loro vita da studenti e come hanno effettuato le loro scelte.
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Particolare attenzione sarà posta all’avvicinamento degli studenti alle discipline scientifiche con approfondimenti dedicati e accesso ai laboratori delle università.
L’Avviso pubblico di oggi è il quarto dei 10 bandi Pon lanciati dalla ministra Fedeli lo scorso gennaio.
“L’orientamento scolastico è un fattore strategico di sviluppo. È fondamentale per la costruzione del futuro delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi, per educarli a fare scelte consapevoli, a riconoscere le loro inclinazioni, a sviluppare i loro talenti. L’orientamento è essenziale – sottolinea la ministra – per la prevenzione della dispersione e dell’abbandono scolastico, per garantire le migliori opportunità di crescita culturale, economica e sociale alle nuove generazioni”.
“Tutte le attività proposte dovranno guardare anche al superamento degli stereotipi che caratterizzano le scelte formative e lavorative delle studentesse, in un’ottica di promozione delle pari opportunità”.
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