Le Linee Guida per l’orientamento, approvate con Decreto Ministeriale n. 328 del 23 dicembre 2022, e finalizzate a inserire all’interno del mondo scolastico un sistema strutturato e coordinato di interventi che accompagnino gli studenti ad elaborare un progetto di vita personale e professionale, rinnovano l’interesse verso un altro testo fondamentale nel mondo della scuola, “Le Raccomandazioni del Consiglio dell’Unione Europea” del 22 maggio 2018, nel quale si indicano nuove competenze chiave per l’apprendimento permanente, indispensabili perché i cittadini europei possano partecipare pienamente alla vita sociale e gestire con successo le odierne transizioni del mercato del lavoro, della società e dell’economia.
Le competenze individuate sono raggruppate in diverse aree: competenza alfabetica funzionale, multilinguistica, matematico-scientifica, tecnologica e ingegneristica, competenza digitale, personale, sociale, competenza metacognitiva, di cittadinanza attiva, imprenditoriale e di consapevolezza ed espressione culturale.
La promozione e diffusione di queste competenze consentirà di diminuire la distanza che separa la scuola dalla realtà socio-economica, di contrastare il fenomeno dei “Neet”, la popolazione di età compresa tra i 15 e i 29 anni che non è né occupata né inserita in percorsi di istruzione e formazione, di favorire il raccordo tra i vari cicli di istruzione, di potenziare e investire sulla formazione tecnica e professionale, di aumentare la percentuale di titoli corrispondenti al livello 5 e al livello 6 del Quadro Europeo delle Qualifiche.
Nelle “Linee guida” si precisa che i “moduli di orientamento”, attraverso cui i docenti veicoleranno queste competenze, “non vanno intesi come il contenitore di una nuova disciplina o di una nuova attività aggiuntiva e separata dalle altre. Sono invece uno strumento essenziale per aiutare gli studenti a fare sintesi unitaria, riflessiva e interdisciplinare della loro esperienza scolastica e formativa, in vista della costruzione in itinere del personale progetto di vita culturale e professionale, per sua natura sempre in evoluzione.”
In tal senso, le materie umanistiche, per la loro flessibilità, ben si adattano alla realizzazione di questi obiettivi. Tutti gli argomenti che si affrontano in aula possono essere serbatoi di competenze, e non solo alfabetico-funzionali: ad esempio, lo studio delle strutture narrative, consente, attraverso l’analisi del punto di vista e della focalizzazione, un esercizio importante per veicolare competenze sociali e personali che consentono di assumere il punto di vista dell’altro, accettare la diversità e comprendere il concetto di relatività.
L’analisi del genere autobiografico, in prosa e poesia, promuove e consolida la riflessione sul sé. Il docente, partendo da un testo letterario, per esempio “Autoritratto” di Vittorio Alfieri, può invitare gli studenti a produrre un video nel quale ognuno descriva il proprio io, analizzando inclinazioni e attitudini, pregi e difetti, punti di forza e debolezza della propria personalità.
La letteratura medievale, per esempio “Il cantico di Frate Sole” di Francesco d’Assisi, veicola un messaggio green, nel rispetto della natura e dell’ecosistema.
La “Chanson de Roland” racconta di valori come la dedizione, la lealtà, l’autoregolamentazione e la fiducia in se stessi, competenze personali e sociali, valide allora come ora.
Lo studio delle novelle del “Decameron” di Boccaccio sollecita riflessioni sul valore del lavoro e, attraverso la mediazione del docente, può essere utile per sviluppare una cultura sana dell’operosità.
I testi di Ugo Foscolo trasmettono competenze di cittadinanza, invitano ad una partecipazione attiva alla vita collettiva e generano interesse verso la cura e il rispetto del bene comune.
Anche la ricca letteratura del Novecento offre agganci e stimoli per l’apprendimento di numerose competenze personali, sociali e professionali. Si può citare, tra gli altri, un testo poco antologizzato, ma molto utile per lavorare sul concetto di resilienza e gestione delle difficoltà: ” Il Controdolore” di Aldo Palazzeschi.
Il testo offre un’analisi approfondita del concetto di sofferenza e numerosi spunti per aiutare a gestirla con maturità e a superare le difficoltà. Il docente, partendo dal testo, può stimolare una riflessione scritta su esperienze proprie e altrui di resistenza e resilienza in ambito personale e professionale.
I componimenti poetici di Saba, Ungaretti e Montale “raccontano” la contemporaneità aiutando ad interpretare criticamente i principali eventi della storia nazionale, europea e mondiale; le riflessioni e i dibattiti suscitati dall’esame di questi testi, possono consolidare preziose competenze in materia di cittadinanza e capacità di agire da cittadini responsabili.
Ogni opera letteraria è uno strumento potente ed efficace per allenare le otto competenze chiave e per orientare la didattica verso forme nuove e flessibili, che consentano agli studenti di affrontare con fiducia e successo le sfide future.
Chiara Esposito
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