Nonostante sia ormai partito il conto alla rovescia per le iscrizioni, il 35% degli alunni che lasceranno la scuola secondaria di primo grado non sa dove iscriversi alle superiori.
L’incertezza sarebbe dovuta, come riportano le agenzie, alla mancanza di orientamento.
Mentre per chi ha fatto orientamento il 65% non ha avuto la possibilità di un colloquio personalizzato, il 48% sarebbe però soddisfatto di quello ricevuto, a fronte di un 13% che invece si dichiara del tutto insoddisfatto.
Chi invece ha ricevuto elementi per orientarsi alla scelta della scuola dopo la terza media, il 24% avrebbe visitato un’azienda, il 7% ha fatto soltanto la visita in azienda, il 17% ha avuto a scuola la visita di qualcuno che lavora in azienda. A fronte di questo 48% di ragazzi che ha avuto quindi un qualche contatto con il mondo dell’impresa, c’è però un 52% che non si è visto offrire dalla scuola alcuna opportunità di questo genere.
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Lo scollamento con il mondo del lavoro è ancora più evidente se si considera che il 40% dei 13enni che hanno risposto al sondaggio non ha idea di quali siano le professioni più richieste sul mercato del lavoro. Solo un 17% ha una vaga idea grazie alle informazioni ricevute in famiglia e un 18% grazie alle informazioni ricevute a scuola.
Inoltre il 70% degli studenti “orientati” è soddisfatto delle informazioni ricevute, mentre il 67% ha avuto la possibilità di ascoltare a scuola un esperto che ha illustrato in maniera specifica gli indirizzi e gli sbocchi degli istituti tecnici.
In ogni caso resterebbe la convinzione per il 33% dei ragazzi che gli istituti tecnici siano scuole adatte ai ragazzi meno bravi, un pregiudizio condiviso dal 55% degli studenti