Il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara si dice molto attento alla questione dell’orientamento scolastico, che, a suo avviso, se fatto male, può avere molte conseguenze negative, tra cui la dispersione scolastica. Molti docenti si lamentano del fatto che spesso i ragazzi non scelgono la scuola superiore più adatta alle loro esigenze, perché male informati o perché spinti nella decisione dalla famiglia.
Sempre più alunni di prima superiore si trovano a disagio e non prendono bene il delicato passaggio da scuola media, considerata da più parti l’anello debole della scuola, a superiore, riportando insufficienze a catena o addirittura bocciature. Quale potrebbe essere la soluzione per attutire il colpo? Secondo il saggista e docente di italiano e latino al Liceo scientifico Leonardo di Milano Marco Ricucci, come ha scritto a Il Corriere della Sera, è necessario istituire quella che chiama “quarta media”, sulla scia di quanto avviene già nel Canton Ticino, in Svizzera.
Si tratta di una sorta di anno-ponte aggiuntivo alla secondaria di primo grado, “elastico, leggero, flessibile, creativo, specialistico”, ha detto. Cosa si potrebbe fare in quarta media? Ecco cosa pensa il prof: “Tante cose, se si volesse: fare un percorso di orientamento serio ed efficace per la scuola superiore che andrebbe sì ridotta a quattro anni, anche con il supporto di esperti esterni. Si potrebbe, inoltre, da una parte consolidare gli apprendimenti delle competenze di base, in materie presenti in tutte le scuole superiori (italiano, matematica e inglese), con un monte ore adeguato; dall’altra parte si potrebbe sperimentare, in un’ottica di reale passaggio tra medie e superiore, e progettare un curriculum in cui sviluppare le soft-skills”.
“Insomma, un curricolo leggero che sia motivante! Accanto alle materie ‘fondamentali’, l’alunno potrebbe scegliere due o tre materie opzionali offerte dalla scuola, in accordo con l’autonomia scolastica. La quarta media dovrebbe essere un connubio equilibrato tra lezione frontale e laboratorio del saper fare, in cui l’obiettivo finale sarebbe far maturare l’alunno in una scelta consapevole della scuola superiore”, ha aggiunto. Insomma, quest’anno in più sarebbe una sorta di consolidamento in prospettiva di un cambiamento radicale.
Quali docenti dovrebbero insegnarvi? “La quarta media, svincolata dalla rigidità dell’assetto tipica della scuola media e superiore, può rappresentare un laboratorio di sperimentazione didattica, anche con le metodologie più interattive, e un luogo di incontro e confronto tra docenti della scuola media e superiore. Perché uno dei ‘drammi’ è che spesso questi due ordini di scuole sono a compartimenti stagni e non vogliono contaminarsi, anzi poco si conoscono nella sostanza: con una rivoluzione degli organici, che sarebbe certamente una erculea fatica per la macchina burocratica, ci vorrebbero docenti delle superiori in servizio, per un certo numero di ore, nella quarta media, perché possano conoscere meglio questa realtà e questa fascia di età”, ha concluso.
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