Gli studenti che si iscrivono alle prime superiori provengono da scuole diverse e presentano una situazione molto variegata. Ma spesso e volentieri anche quelli che arrivano dalla stessa classe di terza media non hanno una preparazione univoca. Ecco che, quindi, a inizio dell’anno scolastico sono necessari dei corsi di buona partenza, con lo scopo di verificare, innanzitutto, se le conoscenze e le competenze ma anche se i concetti di base più importanti, le principali regole e le capacità di problem solving siano a buon punto per poter intraprendere il nuovo percorso di studi, in tutte le discipline. Si badi bene, non si tratta dei soliti test di ingresso per accertare solo le conoscenze e competenze.
Per gli studenti iniziare con delle lacune significherebbe quasi sicuramente che nel corso dell’anno scolastico queste lacune non sarebbero colmate ma, molto probabilmente, aumenterebbero.
In assenza di una buona partenza appare evidente che i corsi di recupero in itinere e finali non potranno avere gli esiti attesi, per carenza nella formazione di base.
Nelle prime due-tre settimane di scuola tali corsi di buona partenza possono creare le condizioni di poter agevolmente iniziare a svolgere i nuovi, e sicuramente più complessi, programmi didattici. Le metodologie da adottare potrebbero consistere nello studio individuale sotto la guida dell’insegnante, nel lavoro di apprendimento cooperativo a gruppi eterogenei, o anche al tutoraggio tra pari svolto da eventuali studenti più preparati, o cosiddetti eccellenti se vogliamo, con la dovuta supervisione dell’insegnante.
Carlo Salvitti
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