Riceviamo e pubblichiamo la risposta della Flc Cgil all’articolo di un lettore intitolato Otto domande rivolte alle OO.SS. firmatarie del CCNL.
1) Ritenete che il nuovo Ordinamento ATA da voi approvato soddisfa le indicazioni imposte dall’Atto di Indirizzo per il rinnovo del CCNL 2019-2021 sezione Scuola del 12/05/2022 che al paragrafo 3.5 recita testualmente: “…Nell’ottica del rafforzamento dell’organizzazione e delle capacità amministrative delle istituzioni scolastiche, la rivisitazione dell’ordinamento professionale dedicherà particolare attenzione alla valorizzazione del personale DSGA”? Se si, si chiede di dettagliare punto per punto l’attuazione di questa Direttiva;
Risposta
Sì. Il nuovo ordinamento ATA soddisfa le indicazioni dell’Atto di indirizzo. Perché ha messo a valore il finanziamento di 37 milioni di euro che per la prima volta è stato dedicato al solo personale ATA, ha creato la possibilità di scorrimento fra un’area e l’altra, ha incrementato il salario del personale, ha incrementato il salario del DSGA in maniera superiore a tutte le figure della scuola (compresa quella docente), ha incrementato del 10% i compensi delle attività aggiuntive, ha risolto l’annoso problema dei Facenti Funzione che la politica non ha saputo risolvere, è stata incrementata l’indennità di direzione parte fissa, mentre la rivalutazione della parte variabile potrà essere incrementata non per via CCNL ma via CCNI. Ha chiarito in maniera inequivocabile la partecipazione dei Dsga ai compensi per le attività finanziate da fondi comunitari, privati ed Enti pubblici, MIM compreso. A tutto ciò si aggiungono la rivalutazione dei compensi attribuiti alla 1^ e la 2^ posizione economiche e l’utilizzo di ben 75 milioni di euro per l’attribuzione di nuove posizioni economiche (circa 100.000 tra CS e AA/AT) che diversamente sarebbero stati persi. In estrema sintesi questo contratto mette a disposizione degli Ata ulteriori 100 milioni di euro di aumento la cui materialità sarà percepita dai lavoratori in una fase successiva a quella della sottoscrizione definitiva del CCNL.
2) Considerato che il CCNL accorpa in un unico documento i comparti UNIVERSITÀ, RICERCA, ISTRUZIONE E AFAM, per quali ragioni avete concordato di eliminare L’AREA C solo dal comparto ISTRUZIONE; Valutando anche che in tutte le Pubbliche Amministrazioni di Italia permane l’area C perfettamente separata dalle altre Aree;
Risposta
Premesso che le storie contrattuali dei settori sono molto diverse tra di loro e non si possono equiparare, precisiamo che l’area C non è stata istituita perché sono mancate le risorse. Con le risorse a disposizione si Via Leopoldo Serra, 31 – 00153 Roma telefono +39 06 83966800 – fax +39 06 5883440 2 organizzazione@flcgil.it – www.flcgil.it sarebbero potute istituire solo meno di 1000 posizioni di Area C da ripartire tra tecnici e amministrativi. Ben 7000 scuole ne sarebbero rimaste prive.
3) Si chiede di spiegare per quali ragioni avete concordato di abbassare il titolo di accesso alla qualifica di FUNZIONARIO EQ (ex DSGA) da Laurea specialistica a Laurea triennale? Se, come sembra è stata una “distrazione”, vi impegnate a correggere questo errore al punto di non firmare il Contratto?
Risposta
Non abbiamo concordato l’abbassamento del titolo di studio. È stato un esito non voluto delle ultime fasi convulse della trattativa. Del resto nella tabella allegata si fa riferimento al titolo di studio di laurea specialistica che pertanto a nostro parere dovrà essere richiesta dal Mim quando dovranno essere banditi i posti per funzionario EQ. Il contratto lo firmeremo (la categoria da noi consultata e che è costituita anche da altre figure ha dato mandato a firmare). Sulla questione specifica del titolo di studio percorreremo in ogni caso la strada della correzione/precisazione del testo.
4) Per quale ragione i DSGA di ruolo “storici”, (solo a seguito di trasferimento) e i nuovi Funzionari Eq che verranno saranno soggetti ad Incarico triennale pur non essendo Dirigenti e trattati diversamente rispetto al Personale Docente e al restante personale ATA? Si trasforma un ruolo unico da DSGA, in un incarico a tempo con nomina proveniente da altro ente sovraordinato. In pratica si precarizza quello che era a tempo indeterminato! Per il settore ricerca e AFAM non si parla di tutto ciò per gli EQ, perché?
Risposta
L’operazione centrata sulla figura delle EQ avvicina la figura all’area direttiva. È un percorso faticoso ma è il nostro percorso. Non vi è nessuna precarizzazione: il contratto a tempo indeterminato rimane intangibile, perché, vinto il concorso, si è assunti in ruolo. Si continua a fare confusione tra incarico e sede di servizio che invece sono due questioni diverse. Al DSGA è comunque garantita fino alla fine del rapporto di lavoro sia la conferma dell’incarico di EQ che la continuità della sede di servizio. Ricerca e AFAM hanno organizzazioni del lavoro profondamente diverse dalla scuola. Con specifico riferimento all’AFAM bisogna tenere presente che fino all’entrata in vigore del nuovo CCNL le aree sono 5 di cui due relative alle figure delle elevate professionalità (EP/2 Direttore amministrativo, EP/1 Direttore di ragioneria o Direttore di Via Leopoldo Serra, 31 – 00153 Roma telefono +39 06 83966800 – fax +39 06 5883440 3
organizzazione@flcgil.it – www.flcgil.it Biblioteca). Il CCNL ha previsto l’unificazione delle due aree EP nelle EQ con mantenimento dell’incarico fino alla pensione degli attuali direttori amministrativi. Inoltre l’area dei funzionari è già presente in tutte le istituzioni. Pertanto il paragone con l’Afam appare infondato.
5) Perché si è scelto il sistema di classificazione delle Funzioni Locali, dove la nuova figura di EQ va a sostituire le ex Posizioni Organizzative che erano già a incarico e non rivolte a personale dove il ruolo direttivo era di ruolo come per i DSGA delle scuole, senza mai parlare di adeguare l’indennità di posizione come per gli altri comparti della PA dove le EQ, già P.O. sono remunerate ben più adeguatamente dei 4/5 mila € lordi medi degli EQ/DSGA delle scuole?
Risposta
Innanzitutto va precisato che la soluzione trovata nel CCNL pur partendo dal modello EQ enti locali ha subito i necessari adattamenti alla specificità del contesto scolastico. Un’altra strada, ad esempio quella dei ruoli statali, non era percorribile perché la situazione di partenza è completamente diversa. Cosi facendo avremmo creato un contenitore vuoto lasciando alla discrezionalità del MIM la scelta di riempirlo oppure no (quanti, chi e per fare cosa?) una volta reperiti eventuali finanziamenti. In pratica la storia già vista con l’area C rimasta vuota per il totale disinteresse della controparte. Quanto alla retribuzione, la differenza è legata alla media retributiva del settore e ad un finanziamento differenziato come previsto dalle varie leggi di bilancio che penalizza il personale scolastico, tutto, e non solo il DSGA: docenti e ATA sono pagati di meno in generale delle figure di altri comparti pubblici. È una nostra storica rivendicazione equiparare i trattamenti stipendiali.
6) Si chiede di spiegare perché un’area dei funzionari separata da quella EQ esattamente come avviene negli altri comparti del CCNL istruz e ricerca, avrebbe compromesso l’obiettivo dare soddisfazione alle aspettative che negli anni passati hanno assunto le funzioni di FF Dsga, perché il CCNL 2019/21 poteva benissimo prevedere, non il doppio salto di area, cosa vietata dalla norma cui si è derogato negli scorsi anni, bensì con due distinte progressioni verticali, temporalmente separate e con tempi ridotti (magari proprio quel 2026 indicato ora nel CCNL). Questa non sarebbe stata una soluzione più equa e solidare per tutti?
Risposta
La politica ha escluso questa soluzione. Occorre un concorso per sanare la situazione. Il CCNL, tenendo conto di questi vincoli, ha risolto la questione. Via Leopoldo Serra, 31 – 00153 Roma telefono +39 06 83966800 – fax +39 06 5883440 4 organizzazione@flcgil.it – www.flcgil.it
7) Con le nuove aree amministrative, gli Assistenti Amministrativi e Tecnici, in assenza di una autonoma area C dei funzionari separata da quella EQ, vedranno frustrata qualsiasi aspettativa di carriera, in quanto il MIM non attuerà mai una progressione verticale verso l’area funzionari dove la differenza stipendiale è troppo alta (molto più alta di quella per il passaggio all’attuale coordinatore). L’area intermedia tra A.A./A.T. ed EQ avrebbe permesso invece la dovuta progressione di carriera a quegli impiegati validi, così come correttamente prevista in tutte le Pubbliche Amministrazioni d’Italia. Perché si è voluto colpire l’aspettativa di crescita e sviluppo professionale di tutti gli AA e degli AT?
Risposta
Non si è colpita l’aspettativa di crescita degli AA e degli AT. Anzi, la si è soddisfatta. Infatti il 50% dei posti nei futuri concorsi sarà riservata ad essi in quanto personale interno sulla base del possesso dei titoli di studio e degli anni maturati nel ruolo di provenienza.
8) Lì dove il CCNL attribuisce agli operatori specializzati l’assistenza di base ai disabili e considerato che tale figura è inesistente negli organici delle scuole (e chissà se e quando verrà attivata), si sta mettendo le scuole nell’impossibilità di adempiere APPENA FIRMATO QUESTO CCNL, all’assistenza di questi alunni che ogni anno aumentano di numero, in quanto ora il CCNL ha espunto dai collaboratori tale compito. Tutto ciò non credete che metterà in ginocchio le scuole e il dsga che dovrebbe garantire il risultato anche di questi nuovi compiti assegnati al personale ATA?
Risposta
I Collaboratori scolastici senza specializzazione potranno continuare ad adempiere il compito di assistenza sulla base degli incarichi specifici e delle retribuzioni corrispondenti riconosciute dal Contratto. Nel momento in cui il contratto andrà a regime gli operatori svolgeranno anch’essi l’assistenza agli alunni con disabilità ma con un aumento di salario stabile e non più soggetto alla disponibilità delle risorse a di scuola. Il DSGA non avrà nessuna difficoltà, anzi avrà più margini maggiori per organizzare il servizio di assistenza alla persona avendo a disposizione persone formate anche per il supporto agli uffici e ai laboratori.
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