Attualità

Otto giornalisti su dieci chiedono di regolamentare l’I.A.

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Secondo una ricerca fatta in collaborazione tra l’Ordine nazionale dei giornalisti e l’Università Lumsa, al fine di valutare il livello di familiarità e di utilizzo delle tecnologie di IA da parte dei giornalisti italiani, i loro atteggiamenti, i benefici e rischi che associano all’adozione dell’IA e le attese in termini di formazione professionale, è apparso che otto giornalisti italiani su dieci concordano sulla necessità di regolamentare l’uso dell’Intelligenza artificiale generativa e di garantire trasparenza, segnalando quando viene impiegata. 

In ogni caso, l’82% ritiene, su un campione composto dal 63,3% di pubblicisti e dal 36,7% di professionisti, che il “vero” giornalista debba basarsi su ricerche sul campo e verifica critica delle fonti.

Da sottolineare il fatto, si legge su RaiNews24,  che il campione non pare abbia conoscenza molto elevata degli strumenti di IA, insieme al quasi nullo utilizzo delle tecnologie IA, mentre la maggior non avrebbe  mai/raramente utilizzato strumenti di IA.

Se per un verso, dunque, i giornalisti ne riconoscono la capacità di migliorare l’efficienza, soprattutto nella riduzione dei tempi di produzione di contenuti (63,3%) e nella raccolta delle informazioni (60,8%), solo 1 giornalista su 5 crede che la verifica delle fonti possa essere migliorata dagli strumenti di IA.
Emerge pure la preoccupazione, espressa dal 50,2% degli intervistati, che possa dare sfogo alla produzione di contenuti di bassa qualità, mentre non mancano quote importanti di giornalisti che esprimono preoccupazione rispetto ai potenziali effetti negativi sulle redazioni, come l’aumento del divario generazionale interno e l’aumento delle fake news. 

Tuttavia il 70% si dichiara totalmente o molto interessato a partecipare a corsi dedicati alla formazione sulla I.A. e un altro 20% moderatamente interessato. Per quanto riguarda i contenuti della formazione, il 30,2% indica come prima richiesta, la necessità di un corso introduttivo sull’IA, segnalando la presenza di lacune conoscitive che richiedono una preparazione di base, seguita dalla richiesta di un corso sugli “strumenti di IA per la raccolta e l’analisi dei dati (28,7%)”. Tra le altre tematiche di interesse, emergono in termini generali anche delle richieste di formazione su “Verifica & fact-checking automatizzati” (15,7%), ed “Etica e implicazioni dell’IA nel giornalismo”.

Pasquale Almirante

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