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Outdoor education, a scuola su un albero? In Lombardia è possibile. Costruita la prima treehouse didattica italiana

Fare lezione su un albero? A Cesano Maderno, comune lombardo, è realtà. Qui è nata la prima treehouse didattica del nostro paese. Diciassette metri quadri costruiti con materiali ecocompatibili. Si tratta di una vera e propria casa sospesa tra le chiome delle piante, immersa nel verde del Parco urbano di via San Bernardo, che verrà utilizzata come aula per l’apprendimento outdoor e come spazio di gioco nella natura a disposizione di tutti i bambini e in particolare dei piccoli alunni delle scuole Minotti, Calastri e BBE – Brianza Bilingual Education.

Due mesi di lavori, poi altri 15 giorni per l’allestimento ed ecco prendere vita un luogo magico: “Un progetto pensato per i bambini – dice il Sindaco Gianpiero Bocca – per la loro felicità, per la loro voglia di avventura. Qui potranno giocare, fantasticare e imparare a contatto con la natura. Sono orgoglioso di questo risultato, della sua qualità e della sua bellezza”.

Una treehouse particolare

La struttura, fortemente voluta dalla Municipalità di Cesano Maderno, è stata progettata dall’architetto Daniele Volante. L’aula sospesa è ampia 17mq ed è posta a un’altezza di circa 3 metri da terra tra i forti fusti di un gruppo di Cedri.

Rappresenta un nuovo modello di gioco e di didattica outdoor che si traduce anche in benessere psicofisico per i bambini, i quali hanno la possibilità di sperimentare, di stare a contatto con la natura e di imparare a rispettarla. È attrezzata con tutto ciò che serve per fare lezione: lavagna, tavoli e sedute, una libreria per letture da condividere (book crossing e book sharing), la xiloteca con le diverse specie di legno.

Poi ci sono gli oblò di osservazione, la casetta per impollinatori e quella per gli uccelli, con i relativi spioncini. E ancora, uno speaking tube, per parlarsi a distanza, e un music cone, un amplificatore per gli smartphone realizzato con il legno recuperato dagli alberi caduti durante la tempesta Vaia del 2018. Dedicati all’avventura, infine, i giochi all’esterno: la parete e la rete da arrampicata, lo scivolo, la terrazza, il ponte tibetano, il palo da pompieri, la scala che si inerpica tra gli alberi.

Un progetto, tanti contributi

La realizzazione della treehouse didattica di Cesano Maderno, oltre al supporto dell’azienda Sullalbero srl, ha beneficiato dei contributi di altre due realtà molto particolari che hanno studiato soluzioni per avvicinare ancor più i bambini all’ambiente e incoraggiarli a sviluppare un atteggiamento di attenzione, di cura e di rispetto verso la natura e il mondo.

La prima è la Vaia Wood, dal nome della tempesta responsabile della distruzione di milioni di alberi nel Nord-Est d’Italia. L’azienda ha curato la realizzazione di oggetti di design, realizzati con il legno recuperato dal cataclisma, che fungono da amplificatori dei sensi e sono capaci di sensibilizzare i bimbi sul discorso dell’ecosostenibilità stimolando al contempo la fantasia.

La seconda è la 3Bee, start up agri-tech impegnata nella diffusione della conoscenza del mondo delle api e degli impollinatori, oggi vittime primarie delle conseguenze dei cambiamenti climatici.

La teoria: outdoor learning

Il concetto alla base del progetto si chiama outdoor learning, un modello educativo importato dai Paesi nordici che per primi hanno introdotto spazi en plen air per favorire l’istruzione e focalizzare la sensibilità dei giovani su natura, bellezza e sostenibilità rispondendo al contempo all’esigenza di avventura e di libertà. Si scopre che lo spazio esterno realizza una fonte alternativa di apprendimento e favorisce esperienze dirette e concrete in natura: stabilire un legame con l’ambiente aiuta i bambini a sviluppare aspetti importanti della loro formazione e della loro personalità.

In questa ottica le case sugli alberi, che già fanno parte dell’immaginario di ogni bambino, consentono di fare esperienze lontane dalla quotidianità degli ambienti urbani. Rispetto a un’aula tradizionale nei giovani studenti si amplifica e consolida il senso di appartenenza al gruppo poiché si partecipa insieme a un momento di meraviglia e di scoperta collettiva. La possibilità di cambiare luogo, inoltre, concretizza un momento didattico più intimo e intenso che
produce migliori risultati sia dal punto di vista educativo sia di arricchimento personale.

Aule en plein air, il futuro

La didattica contemporanea sta procedendo verso una maggiore integrazione degli spazi outdoor negli ambienti scolastici tradizionali. Tra le attività didattiche complementari per i ragazzi sempre più istituti scolastici inseriscono, per esempio, la cura di un piccolo orto comune e la predisposizione di uno spazio esterno di apprendimento.

L’aula sull’albero rappresenta sicuramente la massima espressione in tal senso e comunque ogni progetto è concepito e realizzato su misura sia per il fine educativo e didattico a cui è destinato sia per i vincoli e spunti del luogo di realizzazione.

Redazione

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