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PA, sindacati verso l’accordo col Governo che supera la Legge Brunetta: no al merito per fasce

Modificare la legge Brunetta, il decreto legislativo 150 del 2009, con l’abolizione delle fasce di merito o demerito, per lasciare ai contratti la disciplina della valutazione.

È quello che si accingono a chiedere i sindacati della scuola al nuovo Governo, sui temi del pubblico impiego in vista di un accordo che riformi ancora la P.A.: la trattativa non è ancora avviata, ma già si parla di un decreto che il governo starebbe preparando per riformare il pubblico impiego. A tale scopo, scrive l’Ansa, ci sarebbero già contatti a livello informale e incontri tecnici.

L’obiettivo, modificando la L. 150/09, è introdurre più sistemi di misurazione delle performance, da calibrare sui quattro comparti (scuola, sanità, funzioni centrali e locali).

Inoltre, i sindacati vogliono vederci anche chiaro sulle risorse e sui fondi per poter recuperare attraverso la contrattazione il bonus 80 euro, nei casi in cui l’aumento retributivo (fissato a 85 euro) lo faccia saltare.

 

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Il confronto con il Governo è imminente. E i sindacati mettono le mani avanti.

“Io credo che ci debba essere un incontro entro questa settimana, altrimenti i tempi si allungherebbero troppo”, ha detto lunedì 16 gennaio il segretario confederale della Uil, Antonio Foccillo.

“Abbiamo sollecitato il ministero della P.a e a breve dovrebbe convocarci”, ha confermato il segretario confederale della Cisl, Maurizio Bernava.

Pure il neo-commissario della Cisl Fp, Maurizio Petriccioli, in attesa di avere chiarimenti sull’ipotesi di tessere irregolari, ha detto di auspicare “una convocazione del governo per aprire subito una trattativa partendo dai contenuti dell’accordo” sottoscritto il 30 novembre dalla titolare della P.a, Marianna Madia, e dai sindacati.

Dello stesso parere si dice Massimo Battaglia della Confsal Unsa: “il governo faccia presto, attui subito l’accordo”. 

Alessandro Giuliani

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