Nei giorni scorsi era stato annunciato che in Conferenza Stato-Regioni il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi oggi 29 luglio avrebbe presentato il Piano scuola per il rientro in classe settembre, ma nell’ordine del giorno (odg) della Conferenza Stato-Regioni il tema non c’è. Dalla segreteria del Ministro fanno sapere che la presentazione è slittata alla settimana prossima. Il documento pare sia pronto, ma si sarebbe deciso di fare un pacchetto scuola unitario che contempli anche le eventuali nuove disposizioni del Governo sul green pass.
In cosa consisterà il pacchetto scuola? Probabilmente metterà insieme le misure del protocollo di sicurezza per il rientro in classe, come da disposizioni del Cts, e le decisioni in tema di green pass e di obbligo vaccinale.
Insomma, come ha anticipato il nostro direttore Alessandro Giuliani sulla scuola ad oggi non c’è accordo. Ecco perché anche il Consiglio dei Ministri (Cdm) del 29 luglio lascia fuori il nodo della scuola, rimandandolo alla prossima settimana.
Sul green pass scuola intanto le parti politiche e sindacali nonché le testate giornalistiche ipotizzano soluzioni diverse. Un’idea sul tavolo sarebbe quella di agire in maniera differenziata sulla base delle condizioni sanitarie e vaccinali di ogni Regione. In altre parole, in Sicilia e in Liguria, dove pare che la campagna vaccinale scuola sia rimasta indietro, potrebbero dovere essere previste misure più severe nelle scuole, mentre Regioni come la Campania o il Friuli, che vantano i numeri migliori in fatto di campagna vaccinale, potrebbero restare fuori dall’obbligo.
E per convincere i no vax, si potrebbero adottare in classe le stesse disposizioni attuate in Francia. Spiega sempre il direttore Giuliani: “L’esempio della Francia potrebbe fare da traino: da settembre, nel caso ci sia un positivo a scuola o un contatto di positivo, solo i liceali e gli alunni delle medie non vaccinati dovranno restare a casa e seguire le lezioni a distanza. Gli immunizzati potranno invece restare in classe”.
Come ha riferito il nostro vice direttore Reginaldo Palermo “sul ciclo completo della campagna vaccinale i dati sono variegati. Lombardia, Molise, Friuli e Campania sono al di sopra del 90%, mentre qualche difficoltà si registra in Liguria (40%), Sicilia (53%), Provincia autonoma di Bolzano (54%), Provincia autonoma di Trento (63%). Con percentuali fra il 63 e il 75% (e cioè al di sotto della media nazionale di 79) si collocano Calabria, Sardegna, Umbria, Piemonte ed Emilia-Romagna. Nelle altre regioni siamo fra l’80 e il 90%”.
Dati, tuttavia, contestati dal sottosegretario all’Istruzione Rossano Sasso, che ritiene la scuola si collochi già sopra la quota del 90% di vaccinati.
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