Secondo l’Agid, l’Agenzia per l’Italia digitale, sono in aumento le amministrazioni attive e i servizi disponibili su pagoPA, il sistema di pagamenti elettronici della pubblica amministrazione.
Tra queste, si contano 8.404 scuole, connesse al sistema ormai dalla fine del 2015. Questo perché il Miur ha provveduto ad accreditare automaticamente a pagoPA tutte le istituzioni scolastiche, senza la necessità di adesioni singole da parte delle scuole.
Per favorire la partecipazione al sistema dei pagamenti elettronici da parte di tutte le istituzioni scolastiche, il Ministero in collaborazione con AgID ha realizzato una specifica piattaforma applicativa denominata “PagoinRete” che colloquia con PagoPA e consente alle scuole italiane di aderire al sistema dei pagamenti elettronici.
La piattaforma “PagoinRete” consente alla segreteria scolastica di configurare i propri avvisi telematici di pagamento in relazione ai contributi richiesti per tasse e servizi scolastici, come viaggi di istruzione, visite guidate, mensa, trasporti scolastici, attività extracurricolari…
Gli avvisi di pagamento sono messi a disposizione di genitori e alunni che potranno selezionarli e pagarli online utilizzando il canale e lo strumento di pagamento preferito (carta di credito, addebito in conto e bollettino postale on line o presso i prestatori di servizi di pagamento PSP abilitati, quali per esempio ricevitorie, tabaccai, sportelli ATM). Il processo si completa con l’invio di notifiche che confermano l’avvenuto pagamento.
Per le segreterie scolastiche questo sistema consente anche di gestire in maniera più semplice e immediata l’intero ciclo di vita dei pagamenti, monitorando in tempo reale la situazione degli avvisi telematici e dei versamenti effettuati.
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La piattaforma “PagoinRete”, già sperimentata nelle scuole del Lazio, è ora disponibile per tutte le istituzioni scolastiche, con nuove funzionalità.
Ma quante scuole utilizzano il sistema di pagamenti telematici? Secondo una verifica a campione, ben poche. Le resistenze infatti sono molte, sia per fattori “culturali”, ma molto spesso per reali difficoltà. Innanzitutto, perché i sistemi informatici che utilizzano le scuole sono spesso obsoleti e non adeguati; e poi perché le conoscenze informatiche del personale sono spesso insufficienti per poter stare al passo con le continue innovazioni tecnologiche che travolgono le segreterie scolastiche.
C’è da dire che il Miur ha messo a disposizione delle scuole, sul SIDI “Procedimenti amministrativi/Pagamenti telematici – Pago In Rete”, degli strumenti utili per imparare ad utilizzare il sistema, oltre ad un servizio di assistenza mediante il service desk raggiungibile al numero 800903080.
Con la nota 4186/2016 il Ministero ha anche ricordato che, ai sensi dell’articolo 5 del Codice dell’Amministrazione Digitale di cui al Decreto Legislativo n. 82/2005 e s.m.i, le pubbliche amministrazioni sono tenute a rendere disponibile ai cittadini il pagamento in modalità elettronica di tutti i propri servizi, avvalendosi dell’infrastruttura tecnologica pubblica, denominata Nodo dei Pagamenti-SPC, messa a disposizione dall’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) nell’ambito del sistema generale dei pagamenti elettronici verso tutte le pubbliche amministrazioni “pagoPA”. Tale infrastruttura interconnette le pubbliche amministrazioni con i PSP, garantendo uniformità di colloquio ed elevati standard di sicurezza in tutto il processo di pagamento.
“È quindi importante evidenziare – scrive il Miur – che le istituzioni scolastiche sono tenute ad utilizzare il sistema centralizzato dei pagamenti PagoInRete realizzato dal MIUR nel ruolo di intermediario tecnologico tra le scuole e Nodo dei Pagamenti-SPC; utilizzando PagoInRete la scuola ottempera all’ obbligo normativo verso le famiglie in merito ai pagamenti richiesti dei contributi scolastici per i servizi erogati”.
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