Categorie: Precari

Pagamento supplenze: siamo ad un punto di non ritorno

La “grana” del pagamento delle supplenze sta finalmente arrivando al capolinea e, a questo punto, Miur e MEF dovranno correre ai ripari per evitare di trovarsi inguaiati in problemi giudiziari non facili da risolvere.
Facciamo il punto: fino a un paio di anni fa i supplenti temporanei nominati dai dirigenti scolastici venivano pagati direttamente dalle scuole che ricevevano dal Miur un apposito budget. Molto spesso il budget era insufficiente e quando la scuola capiva di non avere più fondi a disposizione chiedeva un reintegro al Ministero e, al tempo stesso, iniziava a tenere un po’ di più sotto controllo le nomine effettuate.
Spesso, soprattutto a fine anno, la scuola chiedeva ulteriori fondi al Ministero ma intanto iniziava a liquidare gli stipendi utilizzando la disponibilità di cassa.
In questi casi il Miur comunicava che avrebbe provveduto al reintegro e in tal modo le scuole potevano inserire queste somme nei cosiddetti residui attivi e cioè nei fondi che si è certi di incassare magari nel corso dell’esercizio finanziario successivo.
In questo modo i supplenti venivano retribuiti in tempi ragionevoli, ma purtroppo non sempre il Ministero ha onorato gli impegni tanto è vero che a tutt’oggi le scuole vantano ancora crediti per un totale di almeno un miliardo di euro nei confronti dello Stato.
Da due anni a questa parte il meccanismo è cambiato: il Miur continua ad assegnare un budget che però è solamente “virtuale” nel senso che si tratta di una sorta di “borsellino elettronico” al quale la scuola attinge per disporre i pagamenti dei supplenti che però vengono effettuati concretamente dal Ministero attraverso il cosiddetto “cedolino unico”.
Nel frattempo il Miur ha anche diramato più di una nota per chiarire che le supplenze vanno comunque conferite indipendentemente dal fatto che nel “borsellino elettronico” vi sia la disponibilità necessaria in quanto il “budget virtuale” viene comunque adeguato tenendo conto dei contratti di supplenza inseriti a sistema.
Ma, evidentemente, questo meccanismo ha prodotto una vera e propria “esplosione” della spesa tanto che deve aver messo in seria difficoltà la tenuta dei conti del Miur che, per poter alimentare il capitolo di spesa per le supplenze, deve necessariamente chiederne il reintegro al Ministero dell’Economia.
Adesso, oltretutto, non esiste nemmeno più l’ancora di salvezza delle eventuale liquidità di cassa delle scuole perché il pagamento viene effettuato con il meccanismo del cedolino unico.
Quale possa essere la via d’uscita è difficile dirlo.
D’altronde, a questo, tutto è possibile e non è da escludere che per onorare gli impegni contrattuali assunti con i supplenti il Miur decida di attingere all’unico capitolo ormai di fatto esistente e cioè ai risparmi di sistema che però devono servire anche per gli scatti di anzianità.
Insomma, come avrebbe detto Ennio Flaiano, la situazione è drammatica ma non seria.

Reginaldo Palermo

Articoli recenti

Frassinetti: “Scuola abbinata al lavoro? Così si dimentica la cultura. Nessuno è morto per aver imparato una poesia memoria”

Oggi, 8 aprile, alle ore 16, si svolge il convegno "Le radici del futuro –…

08/04/2025

Reali inglesi Roma, la regina consorte Camilla visiterà una scuola

Ultimi ritocchi prima di un evento speciale: l’Istituto Comprensivo Alessandro Manzoni si prepara a ricevere…

08/04/2025

Valditara: “La scuola serve formare al mondo del lavoro”. Adriano Olivetti (80 anni fa): “La scuola deve essere autonoma e separata dalla attività produttiva”

Incontrando gli studenti di alcuni istituti scolastici della Brianza, il ministro Giuseppe Valditara è intervenuto…

08/04/2025

Allarme degli specialisti: rischiamo di non avere più chirurghi

L'allarme arriva dalla Società italiana di chirurgia (Sic) e dall'Associazione chirurghi ospedalieri italiani (Acoi): "La…

08/04/2025

Indicazioni Nazionali, Valditara: “Svolta culturale. Se non si sa chi sia Mazzini c’è un problema, e non nella didattica”

Oggi, 8 aprile, alle ore 16, si svolge il convegno "Le radici del futuro –…

08/04/2025

Demopolis: 8 genitori su 10 temono per il futuro dei figli. Domani la Giornata nazionale dell’ascolto dei minori

Pubblicati i dati della ricerca Demopolis-Con i Bambini in occasione della “Giornata nazionale dell'ascolto dei…

08/04/2025