In una scuola materna di Palermo si è svolta una lezione a dir poco sui generis, se non addirittura, sembrerebbe, fuori da qualunque logica didattica ed educativa.
L’obiettivo era una lezione di educazione stradale da svolgersi davanti a una cinquantina di bambini della scuola dell’infanzia e della scuola primaria nel cortile del plesso di Piazza Magione a Palermo.
La polizia municipale, simulando l’arresto di un malvivente, ha sparato contro di lui quattro colpi a salve di pistola e lanciandogli contro il cane dell’unità cinofila.
Alcuni bambini, di fronte a quelle scese, si sono messi a piangere, impauriti da quegli eventi così violenti che si svolgevano davanti ai loro occhi e scatenando di conseguenza le proteste dei genitori.
Automatiche, a questo punto, le scuse della dirigente scolastica: “Mi assumo pienamente la responsabilità di quanto successo – dice all’Adnkronos – e chiedo scusa a tutti i docenti e ai genitori. C’è stato un errore umano, un’inaccettabile leggerezza. E’ chiaro che la proposta è stata inadatta e incoerente, ma non è stata fatta in cattiva fede. Come scuola non possiamo permetterci di non avere uno sguardo critico, di non contestualizzare, di non capire che abbiamo dei bambini a cui dobbiamo garantire ben altri scenari”.
E scuse pure dal comandante della Polizia Municipale di Palermo, che però ha tenuto a precisare: “Le attività sono state preventivamente descritte e autorizzate dagli insegnanti. Confermo che la preside non era al corrente. C’è stato un fraintendimento, ma in ogni caso una dimostrazione simile non va proposta a bambini dell’asilo”.