“Dopo l’appello della senatrice a vita Liliana Segre, subito dopo la commemorazione della Giornata della Memoria 2021 appena trascorsa e alla luce dell’impegno antinazista e antifascista che contraddistingue la Città“, il sindaco Leoluca Orlando ha chiesto alle autorità scolastiche cittadine, nell’ambito della loro competenza, di cambiare il nome degli istituti intitolati a Vittorio Emanuele III, “noto per aver apposto la propria firma sulle leggi razziali“.
Lo si legge in una nota di poco fa di Palazzo delle Aquile.
Già nel 2019, dopo il caso della professoressa di Palermo, Rosa Maria Dell’Aria, sospesa perché i suoi studenti paragonarono le leggi razziali al decreto sicurezza di Salvini, la senatrice a vita Segre aveva così commentato: “Della vicenda dell’insegnante di Palermo dimentichiamo una cosa importante, ovvero che quella scuola è intitolata ancora a Vittorio Emanuele III, colui che ha messo la sua firma sulle leggi razziali. Io consiglierei di cambiare nome a quella scuola”.
Nella città di Palermo sono due gli istituti intitolati al tanto discusso re: quello comprensivo di via Terranova e l’istituto tecnico di via Duca della Verdura.
“Faccio mio l’appello già sottoscritto da tanti, non solo nella comunità ebraica – ha detto il sindaco Orlando – perché credo che anche questo sia un modo per riconoscere quanto grave, quale impatto tragico sulla vita di migliaia di italiani ebbero quelle leggi nefande, che sono una macchia nella storia del nostro Paese“.
Ascolta subito la nuova puntata della rubrica “Socioscolasticamente parlando” tenuta da Francesco Pira dal titolo: “Violenza nei giovani a scuola…
La riduzione di quasi 8.000 unità di personale Ata dal prossimo mese di settembre, praticamente…
C’è soddisfazione, da parte sindacale, sull’esito dello sciopero del 31 ottobre scorso.Un po’ tutti rilevano…
La scuola non è un luogo rivolto a giovani privilegiati. Anzi, è il luogo per…
Il gup di Palermo Paolo Magro ha condannato a 11 anni e 4 mesi di…
In un istituto di Prato, come in molte scuole italiane, è scattato il divieto di…