Tanti i temi toccati nel corso del consueto appuntamento de La Tecnica della Scuola su Radio Cusano Campus all’interno della trasmissione Open Day. Questa settimana a rispondere alle domande del conduttore, Alessio Moriggi, è il vice direttore della testata giornalistica, Reginaldo Palermo.
VACCINI – Si è tanto discusso sull’argomento dei vaccini e sulla scadenza del 10 marzo per assolvere l’obbligo vaccinale, con difformità di trattamento per le singole regioni: “Sì, questo rischio esiste – afferma Palermo -. Le regioni si stanno comportando in modo diverso e hanno dato informazioni contrastanti alle loro aziende sanitarie provinciali anche difformi alla legge stessa. Può piacere o meno, ma il provvedimento varato dal governo e approvato dal Parlamento è chiaro: gli alunni degli asili nido e delle scuole dell’infanzia che non sono in regola con l’obbligo vaccinale non possono frequentare e possono tornare a scuola solo se hanno regolarizzato questa posizione. Si tratta di una norma molto complicata da gestire, come sottolineato dall’Associazione nazionale presidi che ha sottolineato la propria difficoltà a gestire la situazione”.
GESTIONE DEI DATI SENSIBILI – “Si tratta di un tema complicato e credo che il Ministero farebbe bene a fare chiarezza. Per il trattamento dei dati sensibili occorrono due condizioni: ci deve essere una legge che preveda che questi dati vengano trattati (la legge 119 lo prevede), ma il Codice della Privacy del 2013 prevede che le Pubbliche amministrazioni facciano riferimento a un regolamento specifico. Per la scuola esiste, ed è stato approntato quando c’era Fioroni come ministro (2006), ma non si parla di vaccini. In questo momento le scuole e le Asl stanno trattando i dati senza che si sia una norma ben precisa. Si rischia così che gli operatori scolastici possano infrangere la legge. Il Ministero deve intervenire”.
SCIOPERO DEL 23 MARZO – “Si tratta di uno sciopero organizzato dall’Anief sia per la questione del contratto scuola che dei diplomati magistrale. Anche i Cobas hanno deciso di scioperare sulle stesse questioni. Strano, però, che si scioperi su un contratto scuola già firmato. Probabilmente si tratta di una questione di principio, difficilmente potrà dare dei risultati”, aggiunge Palermo.
ABROGAZIONE LEGGE 107 – “Dentro il contratto alcune norme della legge 107 vengono richiamate, anche dal punto di vista economico. Ammesso che la Buona Scuola venga cancellata, come finirà con quelle parti contenute all’interno dell’ipotesi contrattuale che danno ai docenti un aumento, seppur minino? Una domanda che ci poniamo e vediamo quale soluzione verrà data. Una cancellazione della legge 107 sarà sostanzialmente impossibile, si potranno cancellare solo delle parti, vedremo quali”, ha concluso.
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