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Palermo, su whatsapp e chat spopolano video hard con i liceali

Il Garante della privacy l’ha detto tante volte: ragazzi, fate attenzione a non farvi riprendere in atti compromettenti perché oggi con i social network potete giocarvi la reputazione. Il consiglio però viene sistematicamente eluso. Alcune volte in modo clamoroso. Le notizie di cronaca che giungono da Palermo sono l’emblema di questa mancata presa di coscienza del problema.

Da alcuni giorni si whatsapp e chat stanno girando con insistenza alcuni video girati con gli smartphone che ritrarrebbero alcuni studenti di un liceo linguistico e di un liceo artistico palermitani mentre fanno sesso. I video sono arrivati anche ad alcuni genitori, che non ci hanno pensato due volte ad avvisare la polizia postale. Gli adulti sono preoccupati per i figli potrebbero rischiare una incriminazione per detenzione e scambio di materiale pornografico.

“Nelle scuole palermitane frequentate dalle studentesse e dagli studenti ripresi nei filmati – scrive l’Ansa – tutti conoscono i protagonisti della vicenda, che sarebbero minorenni e che fanno parte di una comitiva che trascorre il sabato pomeriggio al Giardino Inglese, villa al centro di Palermo. Ieri (22 marzo ndr) una mega rissa, cominciata in via Notarbartolo davanti ad una sala giochi dove si danno appuntamento centinaia di giovani è stata sedata dall’arrivo di carabinieri e della polizia che in massa ha fermato decine di ragazzi che avevano preso di mira due coetanei tra cui, forse, quello che aveva diffuso i video. La rissa si è poi spostata la giardino Inglese e anche lì sono intervenute le forze dell’ordine. Un ragazzo è finito in ospedale a Villa Sofia, con alcune contusioni e escoriazioni. Secondo il tam tam sui social network una ragazzina per la vergogna si sarebbe cancellata da Facebook per non subire attacchi e pesanti apprezzamenti via internet. Chi ha visti i video dice che gli ‘interpreti’, forse ubriachi, guardano anche nell’obiettivo: prima sono ripresi in un bagno di una discoteca poi in una camera da letto”. Sulla vicenda ora indaga la polizia postale. Quel che occorre accertare è chi ha ripreso le scene di sesso e chi le ha immesse in rete. Mettendo a dura prova l’immagine dei giovani protagonisti dei video hard.

Alessandro Giuliani

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