Le società sportive possono liberamente utilizzare le palestre scolastiche per attività pomeridiane. Lo ha assicurato il Ministero dell’Istruzione in un comunicato stampa del 3 luglio.
Sul tema questa testata ha già scritto qualche giorno fa: il timore delle società sportive locali è che queste potrebbero avere da perdere dal piano scuola per il rientro a settembre: infatti, il rispetto dei protocolli di sicurezza potrebbe comportare costi aggiuntivi per società e associazioni che intendono utilizzare gli spazi delle palestre scolastiche per le loro attività. Se a questo si aggiunge il taglio delle sponsorizzazioni, le quote di iscrizione ai corsi perdute, le difficoltà degli operatori del settore diventano tante.
Tuttavia il Ministero spiega: Resta infatti “ferma e garantita la competenza degli Enti locali nella concessione delle palestre scolastiche alle società sportive che facciano richiesta di utilizzarle al di fuori dell’orario delle lezioni, come è sempre avvenuto”.
Da Viale Trastevere ricordano anche che nelle Linee guida emanate in vista della ripresa di settembre, il cui testo è stato approvato da Regioni ed Enti Locali, si fa espressamente riferimento al punto in questione. “Resta ferma – si legge nel documento – la competenza degli Enti locali nella concessione delle palestre e di altri locali afferenti alle istituzioni scolastiche di competenza, al termine dell’orario scolastico, operate le opportune rilevazioni orarie e nel rispetto delle indicazioni recate dal Documento tecnico del CTS, purché, all’interno degli accordi con le associazioni concessionarie siano esplicitamente regolati gli obblighi di pulizia approfondita e igienizzazione, da condurre obbligatoriamente al termine delle attività medesime, non in carico al personale della scuola”.
Pertanto, le preoccupazioni in merito al possibile mancato utilizzo pomeridiano delle palestre sono destituite di fondamento, conclude il Ministero.
A proposito di palestre scolastiche, resta in piedi un interrogativo al momento: se si dovessero utilizzare le palestre come aule alternative, in base a quanto raccomandato dalla Linee Guida, come si andrà a configurare l’insegnamento pratico dell’educazione fisica?
Forse si opterà per la via inglese, che intende privilegiare le materie base come matematica o inglese (nel nostro caso italiano)? In tal caso, sarebbe necessario un chiarimento.
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