Home I lettori ci scrivono Pandemia, scuola in presenza e legge 104

Pandemia, scuola in presenza e legge 104

CONDIVIDI

Da sempre sono  contrario alla riapertura delle scuole in presenza, di fronte ad una situazione di estrema gravità  confermata dagli ultimi dati circa l’evoluzione della pandemia. proprio perché ritengo la salvaguardia della propria salute e di quella dei propri cari un’esigenza improcrastinabile, non sono rientrato all’inizio dell’anno scolastico e ad oggi mi trovo costretto ad utilizzare la malattia sperando che la cocciutaggine di una ministra inadeguata ritrovi un minimo di buonsenso e si ritorni alla tanto denigrata didattica a distanza. 
Incredibile, vero ? Usufruisco della legge 104 perché mio padre è infermo e malato oncologico ma posso sfruttare solo tre giorni mensili non avendo la stessa residenza.
Quindi non ho potuto prendere nessun congedo straordinario nonostante mi sia attivato presso gli enti preposti. Ho chiesto alla mia dirigente la possibilità di svolgere didattica a distanza.
Richiesta sempre e puntualmente rigettata.
Tralascio la questione 104, anche se meriterebbe una trattazione a parte, visto che la stessa dirigente, alla richiesta di avere sabato libero per gravi motivi familiari, ha risposto picche, addirittura togliendomi una classe con cui avevo lezione il sabato alla prima ora (le altre 4 di potenziamento) con la motivazione che la classe ne sarebbe rimasta penalizzata. rigettate tutte le mie richieste di modificazione oraria ,anzi adesso il mio  orario prevede addirittura il sabato con tutte ore di potenziamento 8\13 e, giusto per non farmi mancare niente, un buco dalle 11 alle 12.
Ma torniamo alla questione covid.
Cosa c’è di incostituzionale ed illegittimo nel chiedere di svolgere liberamente il proprio lavoro in assoluta sicurezza ?
Cosa c’è di incostituzionale nel chiedere legittimamente di poter lavorare in DAD in un periodo di grave emergenza sanitaria ?
Perché mi viene impedito di poter lavorare, costringendomi, pur di salvaguardare la mia salute e soprattutto quella dei miei cari ad utilizzare buona parte del periodo di malattia ?
Questo vi sembra etico , corretto e giustificabile ?
Mi mancano  i miei studenti, non vedo l’ora di riprendere le mie lezioni ma tutto questo mi viene impedito di fronte ad un’emergenza che, presto , dati alla mano rischia di scatenare un’ecatombe virale.
Impedito da un sistema che, per mero calcolo politico ed interessi economici, manda allo sbaraglio milioni di studenti ed insegnanti raccontando favole.. impedito dai capricci e dalla testardaggine di una dirigenza alla quale un’intera  categoria si è ormai inchinata e sottomessa.. impedito infine, da una categoria quale la nostra incapace di reagire con vigore, passiva e sottomessa  il cui silenzio assordante di fronte alla situazione tragica che stiamo vivendo rappresenta lo specchio di una scuola ormai allo sbando da tempo .

Adalberto Alquati