Il giorno 8 novembre le lavoratrici e i lavoratori di scuola, università, ricerca e Afam saranno in piazza alla grande manifestazione unitaria di tutti i comparti pubblici.
Rinnovo dei contratti nazionali, sblocco della contrattazione decentrata e superamento della legge Brunetta, no al blocco degli scatti di anzianità, investimenti e contrarietà agli ulteriori tagli contenuti nella legge di stabilità, stabilizzazioni e diritti per i precari saranno i temi centrali della mobilitazione. In tutti comparti della conoscenza il lavoro deve essere considerato una risorsa da valorizzare e non merce. Senza il rinnovo dei contratti non ci può essere buona Scuola, buona Università, buona Ricerca e buona Afam.
Basta con i tagli ai comparti della conoscenza, con politiche che spingono verso la privatizzazione dei saperi e la cancellazione del diritto allo studio. Il precariato nei comparti della conoscenza mortifica tantissime competenze e talenti e umilia le nuove generazioni. Il cambiamento non può significare fare gli interessi dei più forti allargando le disuguaglianze. Rivendichiamo più giustizia sociale e meno chiacchiere. L’8 novembre tutti in piazza per difendere la dignità dei lavoratori pubblici.