Lo afferma Mimmo Pantaleo, segretario generale della Flc Cgil. “Nelle sue continue dichiarazioni, la ministra ripropone tutte quelle scelte regressive che hanno devastato scuola, università, ricerca e Afam pubbliche”.
“Non abbiamo percepito, se non gli interventi positivi annunciati sull’edilizia scolastica, alcun impegno per tornare ad investire sui settori della conoscenza, per ridare dignità sociale al lavoro rinnovando i contratti nazionali, per migliorare la qualità dell’offerta formativa, per ridurre il numero degli alunni per classe, per eliminare i vincoli al reclutamento in tutti i comparti e per cancellare la precarietà”.
Al contrario, “le sue priorità sono le scuole paritarie, l’ossessione per la meritocrazia, senza risorse e senza interventi sul diritto allo studio, la competizione tra istituzioni scolastiche e universitarie e tra persone. Si intende riproporre l’idea che la conoscenza da bene comune si trasforma in merce continuando sulla strada della privatizzazioni dei saperi”.
“Se è quella la strada scelta dal governo Renzi – conclude Pantaleo – i lavoratori della conoscenza, i precari, gli studenti e le persone che vogliono difendere la funzione democratica dell’istruzione pubblica non saranno silenti. Siamo come sempre disponibili al confronto e per questa ragioni è necessario passare dalle parole all’ apertura di tavoli negoziali con le organizzazioni sindacali”.