“Servono prioritariamente risorse aggiuntive perché la scuola è in piena emergenza e non può più attendere. Il ministro Giannini farebbe bene a garantire alla scuola pubblica le condizioni necessarie a migliorare la qualità formativa piuttosto che porre continuamente il tema del finanziamento alle scuole paritarie”.
“L’anno scolastico, infatti, ancora una volta, si aprirà molto male: mancanza di finanziamenti per le autonomie scolastiche, non rinnovo del contratto nazionale, mancata soluzione di quota 96, crescenti molestie burocratiche. A questo aggiungiamo le difficoltà a garantire un efficace governo del sistema d’istruzione e formazione per effetto della confusione di competenze e funzioni tra Miur, Funzione pubblica e Mef”.
Per quanto poi riguarda il precariato, quello sul quale Renzi aveva annunciato le assunzioni, afferma Pantaleo: “Questione irrisolta. Bisogna coprire tutti i posti vacanti e disponibili, per docenti e personale ATA, aumentando gli organici a partire dal sud”.
Poi sottolinea che rispetto alla politiche del passato, “fallimentari”- dice- non abbiamo visto alcun segno di discontinuità”.
Oltre alle critiche e allo “stupore” per il rinvio della riforma, Pantaleo sottolinea al Velino: “Abbiamo tenuto un “cantiere”, una discussione a tutto tondo con i lavoratori della scuola, cercando di individuare un quadro d’insieme, linee di un progetto organico di riforma. Si riassumono così: avviare subito le trattative contrattuali ferme dal 2007, garantire gli scatti di anzianità, investire per un importo pari alla media dei Paesi Ocse, ripristinare il potere d’acquisto dei lavoratori e valorizzarne la professionalità, riordinare la didattica in senso laboratoriale e per competenze, stabilizzare tutto il personale, varare l’organico funzionale, promuovere un grande processo di formazione iniziale e in servizio, rafforzare democrazia e partecipazione negli organi di governo della scuola.
“E su questo progetto – prosegue – vogliamo promuovere un grande dibattito nelle scuole e nel Paese, non essendo sufficienti né gli annunci né le consultazioni online”. “Non c’è più tempo da perdere – conclude Pantaleo – e per queste ragioni, a partire dai primi giorni di scuola, attiveremo iniziative di confronto e di mobilitazione in tutti i territori. Renzi dica con trasparenza quali sono gli interventi che intende mettere in cantiere e con quali certezze in termini di risorse”.
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