Un colossale inganno nei confronti dei concorrenti e dei precari, questo è stato per Pantaleo il concorso a cattedra.
I test in realtà, che non misurano né competenze professionali, né didattiche e né pedagogiche, sono un meccanismo esclusivamente finalizzato a tagliare il più possibile come in una lotteria a premi che umilia la scuola pubblica.
Se questo concorso, attacca Pantaleo, è l’ultima “prova della incapacità del Ministro Profumo, al prossimo Governo chiederemo un piano di stabilizzazione per i precari e nuove regole per il reclutamento per ristabilire un effettivo rapporto tra il miglioramento della qualità della scuola pubblica, gli organici, il superamento del precariato e il rinnovamento generazionale dei docenti. Un concorso con queste modalità e finalità non deve più ripetersi!”