Oggi, 24 ottobre, iniziano i live della trasmissione di Sky X Factor Italia, uno dei puà famosi programmi musicali nel panorama italiano. Tra i giudici, insieme a Manuel Agnelli, Achille Lauro e Jake La Furia, c’è anche Paola Iezzi, del duo Paola & Chiara.
In occasione della presentazione della nuova fase dello show, come riporta La Repubblica, i tre artisti hanno parlato della musica in generale. Per Achille Lauro “l’Italia ha bisogno di un programma di musica di cui i ragazzi possano fidarsi, magari il clima di questa edizione potrà essere un motore per il dopo di questi artisti”. Per Jake La Furia la speranza “è banalmente quella di portare bella musica, visto che l’Italia non è messa benissimo”. Manuel Agnelli si augura di “portare e provocare discussioni: è un’occasione per parlare di musica in modo corretto”.
La Iezzi, poi, ha parlato di scuola: “La musica deve essere inclusiva, ma deve essere fatta con qualità perché è cultura, andrebbe insegnata nelle scuole. Questa edizione può portare leggerezza per noi e per la gente che ci segue, ma il pubblico non deve mai dimenticare che gli artisti sono prima di tutto persone”.
Ricordiamo che lo scorso giugno il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha firmato il Protocollo d’Intesa con la Fondazione Uto Ughi per promuovere la conoscenza e l’ascolto della musica classica nelle scuole di ogni ordine e grado.
“Con la firma di questo Protocollo, riconosciamo e valorizziamo la musica come elemento chiave per la crescita dei giovani. Abituarsi all’ascolto sin da piccoli significa aprirsi a una dimensione straordinaria dello spirito umano, avvicinarsi a un’arte che non conosce confini e che è in grado, con un linguaggio davvero universale, di abbattere ogni barriera, divenendo importante occasione di inclusione”, ha dichiarato il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara.
“Con questo accordo avviamo una collaborazione che sarà certamente proficua. Contribuire a diffondere la conoscenza della grande tradizione musicale classica nelle scuole significa riscoprire anche l’importanza che la musica ha avuto nella storia e nella cultura dei popoli”, ha aggiunto il Ministro. Il Protocollo, della durata triennale, prevede la promozione di attività e progetti formativi volti a diffondere la conoscenza delle varie potenzialità espressive degli strumenti musicali e lo sviluppo di iniziative in cui la musica diventi un’esperienza di ricerca, creatività, aggregazione e inclusione. Il Ministero si impegna a diffondere il Protocollo attraverso i competenti Uffici scolastici regionali, favorendo l’adesione degli istituti.
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