Lo psichiatra e sociologo Paolo Crepet è stato intervistato ai microfoni di Style Magazine, mensile de Il Corriere della Sera, a cui ha espresso alcune opinioni in merito ad alcune questioni di grande interesse per il mondo della scuola. Ecco cosa ha detto.
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“Genitori zombie”
“L’idea che i genitori si siano trasformati in zombie che girano anche lo zucchero nel caffellatte dei figli adolescenti è superba. L’umanità non aveva ancora mai conosciuto un livello di intelligenza così basso”, queste le sue parole, durissime, contro i genitori di oggi. “Fai cose banalissime se hai la mamma che ti mette mille vincoli o che pensa che il gioco sia la playstation. Dovrebbe essere proibito. Ci occupiamo del grasso del prosciutto e non ci occupiamo della demenza precoce”, ha aggiunto.
“Gli influencer dovrebbero essere due in tutta una nazione”, ha tuonato poi. Ed ecco cosa direbbe a George Orwell: “Ce l’avevi col 1984 perché non hai visto il 2024. Te lo racconto io: è cento, mille volte peggio del 1984 con cui ci hai fatto paura. Perché quelle parole non siano più vane ma monito, dobbiamo tornare alla bellezza. Come? Andando in una scuola e dicendo: solo i più intelligenti tra voi andranno in Patagonia. Gli altri andranno a Formentera”.
La scuola deve premiare le passioni?
“Il luogo strategico della scuola è il cortile. Dove si trovano anche quelli che vengono cacciati dalla classe. Bisognerebbe che la scuola premiasse le passioni, al di là dei compiti ministeriali, della burocrazia. Ti piace stare da solo in spiaggia? Hai visto dove si trova la più bella spiaggia del mondo? Alle Seychelles? Vai là appena puoi”, ha concluso.