L’istruzione prima di tutto. Anche delle diversità di credo e di religione. A sostenerlo è Papa Francesco, in un’intervista alla tv brasiliana ‘GloboNews’, andata in onda la notte tra il 28 e il 29 luglio, a ridosso della sua partenza dal Brasile per il ritorno in aereo in Italia e poi Vaticano.
Bergoglio ha spiegato che è necessario “promuovere la cultura dell’incontro” tra le diverse religioni. Perché é importante che tutte queste si uniscano, “senza egoismo, secondo i valori della fede”, per risolvere i “tremendi” problemi della società, come la fame e l’educazione precaria.
“Poco importa se il problema dell’istruzione di un bambino sarà risolto da un cattolico, da un protestante, da un ortodosso o da un ebreo – ha concluso il pontefice – dobbiamo lavorare a favore degli altri. Non possiamo litigare tra noi e abbandonare gli altri”.
Si tratta di un messaggio importante. Che vuole spazzare via tutte le lotte e le incomprensioni che, anche in situazioni di disagio, come quelle che possono vivere i bambini del terzo mondo, subentrano nel momento in cui i bambini hanno come educatore un insegnante proveniente da una cultura e da una fede diversa.
