“Liberatevi dalla dipendenza dal telefonino: è un grande aiuto e un grande progresso, va usato, ma se ne diventerete schiavi perderete la libertà”
Così Papa Francesco ricevendo in udienza gli studenti del Liceo classico statale Ennio Quirino Visconti di Roma, in occasione dell’Anno Giubilare Aloisiano, ha esortato i ragazzi presenti a “curare la propria interiorità” anche attraverso il silenzio, per ascoltare la propria coscienza.
“Non abbiate paura del silenzio, di stare da soli, di scrivere un vostro diario. Non abbiate paura dei disagi e delle aridità che il silenzio può comportare”, ha aggiunto il Pontefice.
“Voi sicuramente avete sentito parlare del dramma delle dipendenze – ha continuato -, della dipendenza delle droghe, dipendenza del chiasso”, ma la dipendenza del telefonino “è molto sottile”.
Il Papa ha precisato che il telefonino è “un grande progresso, un grande aiuto” e “va usato ed è bello che tutti lo usino ma quando tu diventi schiavo del telefonino – ha continuato – perdi la tua libertà. E’ bello comunicare me c’è il pericolo che questa droga, perché il telefonino è droga”, riduca “la comunicazione in semplici contatti. E la vita è comunicare non semplici contatti”, ha detto Francesco.
Papa Francesco e il bullismo
Spazio anche al tema del bullismo: “Vorrei aggiungere una cosa che mi è venuta in mente sentendo la vostra preside – dice Bergoglio -. Nel vostro Istituto non ci siano né guerre né aggressioni. Provo tanto dolore quando in qualche scuola c’è il bullismo. Lottate contro questa aggressività, che è seme di guerra, lottate perché ci sia la pace senza bullismo. Niente bullisimo”.