Papa Francesco
Papa Francesco, intervistato su vari argomenti dall’agenzia di stampa argentina Telam, fra le altre cose ha detto:
“Il boia non è solo chi uccide una persona, ma anche chi la sfrutta. Dobbiamo esserne consapevoli. A volte quando mi sentono dire le cose che ho scritto nelle encicliche sociali, dicono che il Papa è comunista. Non è così. Il Papa prende il Vangelo e dice quello che dice il Vangelo“.
“Già nell’Antico Testamento la legge ebraica prevedeva la cura della vedova, dell’orfano e dello straniero. Se una società soddisfa queste tre cose, è un fenomeno. Perchè si fa carico delle situazioni estreme della società. E se ti fai carico delle situazioni estreme, farai lo stesso anche con gli altri”.
E poi chiarisce: “Non si può raggiungere una sicurezza parziale, di un paese, se non è una sicurezza globale, di tutti. Non si può parlare di sicurezza sociale se non c’è una sicurezza universale, o se è in procinto di diventare universale.
“Credo che il dialogo non possa essere solo nazionalista, è universale, soprattutto oggi con tutti i mezzi che esistono per comunicare. Per questo parlo di dialogo universale, di armonia universale, di incontro universale. E, naturalmente, il nemico di tutto questo è la guerra.
“Dalla fine della seconda guerra mondiale fino a oggi – osserva il Pontefice – ci sono state guerre ovunque. Questo è ciò che mi ha portato a dire che stiamo vivendo una guerra mondiale a pezzetti“.
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