“Cari studenti, non siate schiavi dei cellulari”.
Papa Francesco, ricevendo gli studenti nella Sala Nervi in Vaticano, li ha esortati a staccarsi dall’uso smodato dei telefonini che privano la persona della libertà e la rendono completamente estranea al mondo reale. Ormai in tutti i contesti della vita sociale e soprattutto a scuola i ragazzi sono completamente con gli occhi fissi sui cellulari. Chattano in continuazione, in maniera spesso nevrotica e sembrano proprio staccarsi da quella che è la vita reale, i contesti sociali. Le amicizie e i contatti devono restare umani e non diventare solo virtuali. I docenti nelle aule esortano e riprendono in continuazione gli studenti che stanno sempre col cellulare in mano, nonostante i divieti imposti dai regolamenti d’istituto sull’uso durante le ore di lezione. La libertà individuale viene completamente distrutta dall’uso smodato dei telefonini.
E spesso i docenti sono costretti a sottrarre cellulari agli studenti perché limitano l’attenzione e la concentrazione in classe. E una volta che vanno a casa e gli studenti riferiscono che il docente ha sottratto il cellulare al figlio perché ha infranto un regolamento, dovrebbe prendere atto dell’episodio e, invece, quasi sempre il docente viene accusato di essersi “permesso” di togliere il cellulare. I cellulari in classe vanno tenuti spenti e consegnati al docente della prima ora di lezione. Punto.
Mario Bocola
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