Attualità

“Papà perché sono nata tutta scura? A scuola mi dicono cacca”

“Papà perché sono nata tutta scura? A scuola mi dicono cacca, non voglio tutto marrone, voglio essere bianca come gli altri bambini”: ha suscita un’ondata di indignazione mescolata tenerezza, il video pubblicato su Facebook una settimana fa e ripreso domenica 4 novembre da diversi portali d’informazione, tra cui corriere.it e repubblica.it.

A pubblicarlo era stato il papà di una bambina di appena quattro anni nata dall’unione tra un italiano, della provincia di Napoli, e una connazionale di origini ghanesi: la bimba frequenta la scuola dell’infanzia.

Il padre: ho il dovere di farlo, è il clima che c’è in Italia

L’uomo, gestore di un bar nella provincia di Napoli, ha spiegato di aver deciso di ‘postare’ il video sui social per sensibilizzare l’opinione pubblica sul clima di crescente intolleranza verso chi ha un colore diverso: “mai avrei voluto pubblicare un video del genere ma da padre ho il dovere di farlo, è il clima che c’è in Italia”, ha scritto il genitore.

“Sia chiaro – ha continuato l’uomo -, non è un’accusa ai bambini nominati che non hanno colpe. È un modo per far capire agli adulti il male che possiamo causare con la nostra superficialità. La storia andava avanti almeno da un anno: il collegamento ‘cacca-pelle scura’ l’ha fatto lei da sola, è molto sensibile”, ha sottolineato il padre.

Il genitore ha anche spiegato “che le maestre dopo che hanno visto il video si sono commosse e hanno fatto una riunione in classe”.

L’altro video virale: l’immigrato e gli insulti razziali

Il video è diventato virale il giorno dopo la diffusione del video virale in cui una passeggera di un treno locale, sempre nel Napoletano, ha preso le difese di un immigrato dello Sri Lanka dagli insulti a sfondo razziale di un giovane.

Diversi sono stati gli attestati di solidarietà per Maria Rosaria Coppola, 62 anni, divenuta suo malgrado un’eroina del web dopo aver preso coraggiosamente posizione a tutela di un immigrato cingalese.

Si è fatto vivo – per scusarsi – anche il ragazzo che nel video viene zittito dalla donna: si chiama Vincenzo e su Facebook.

“Ho esagerato ma non sono razzista, la signora ha esagerato. Sono il ragazzo del treno, mi dispiace per il mio comportamento, ma non sapete cosa ha fatto (riferendosi al migrante, ndr.)”.

“Prima che entrasse nel treno si é messo a spingere le persone”.

Quindi, le spinte giustificano il razzismo?

Alessandro Giuliani

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