Si tratta di un parere autorevole che viene espresso da un organismo istituzionale che rappresenta sempre un punto di riflessione importante per il mondo della scuola.
Il CNPI sottolinea, in particolare, l’importanza del rapporto fra statuto e regolamento che va scritto più chiaramente, al fine di evitare autoreferenziali e derive statutarie. Centrali e fondamentali devono restare sia l’autonomia che la libertà di insegnamento senza timore che agenti esterni possano minare questa centralità. La libertà d’insegnamento deve essere autodeterminata nel collegio e unicamente dal collegio evitando qualsiasi interferenza da parte dello statuto. Emerge con chiarezza la necessità di definire la rappresentanza delle scuole da tenere distinte dalle reti che sono e debbono restare reti di scopo.
Il Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione deve vedere la rappresentanza di tutte le figure e deve essere organismo di tutela della libertà professionale di docenti e dirigenti. Si tratta di un buon documento che riflette in larga parte le proposte con le quali viene chiesto da anni un sistema di governo efficace dell’autonomia scolastica, basato sulla partecipazione democratica di tutte le componenti (docenti, dirigenti, ATA, studenti e famiglie) e sulla distinzione delle competenze.
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