Nella missiva, alla quale hanno aderito la Fadis (Federazione associazioni di docenti per l’integrazione) e il Centro Studi Erickson si chiede al Presidente "di voler porre la sua attenzione nelle sedi competenti affinché continui ad essere garantita l’integrazione scolastica nelle classi comuni di tutte le persone in situazione di handicap; che vengano assicurate forme qualificate di specializzazione dei docenti di sostegno; che vengano assegnate alle scuole risorse di personale docente e non docente, in misura adeguata alle effettive necessità, sia sul piano quantitativo che qualitativo; che venga assicurata la collaborazione tra tutte le istituzioni coinvolte nel processo di integrazione scolastica (Scuola, Regioni, Province, Comuni, Aziende Sanitarie locali, Formazione professionale e pre- lavorativa) cui le leggi vigenti assegnano precisi compiti". Ciò in funzione alle grandi riforme in campo amministrativo e scolastico che aprono nuove prospettive di potenziamento e di qualificazione dell’ormai quasi trentennale esperienza di integrazione degli allievi in situazione di handicap nelle classi comuni di ogni ordine e grado.
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