A Parigi la scuola materna della Goutte d’Or, nel XVIII arrondissement, diventa un esempio per mole altre scuole, anche elementari, con problemi derivanti dalla forte presenza di bambini difficili, provenienti da strati socioculturali molto deprivati, con tendenza alla violenza e alla sopraffazione. L’assunto di partenza è molto semplice: il corpo è il primo mezzo espressivo, la prima forma di linguaggio che il bambino adotta per relazionarsi con il mondo che lo circonda. Stare bene con il proprio corpo è una condizione necessaria per vivere bene la propria vita, compresa quella scolastica.
Partendo da questa elementare constatazione, direttrice e docenti hanno progettato un percorso di danza che ha accompagnato i bambini per tutto l’anno scolastico.
Cofinanziato da vari enti, il progetto ha potuto contare sulla presenza qualificata di ballerini e coreografi che hanno fatto in modo di trasformare l’aggressività latente o evidente di bambini e bambine in gesti aggraziati, in passi di danza, in consapevolezza delle potenzialità espressive del proprio corpo. Senza dimenticare di coinvolgere anche le famiglie in un circuito comunicativo che ha appunto la danza come linguaggio di base universalmente comprensibile.
Quattro i seminari intersecati con le lezioni curriculari: il rapporto con il tempo, con lo spazio, con se stessi (scoperta e sperimentazione delle proprie capacità espressive) e con gli altri (andare incontro all’altro, decentrarsi, stare in ascolto e modificare il proprio punto di vista). Il progetto ha dato risultati talmente buoni che sarà riproposto l’anno prossimo.
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