Dopo tanta attesa, durante la quale in non pochi avevano dubitato sulla volontà effettiva del Governo in carica di adoperarsi nella loro direzione, le scuole paritarie tirano un sospiro di sollievo: il 7 ottobre l’attesa assegnazione dei 130 milioni di euro alle scuole paritarie (fondi ordinari per l’anno 2009/2010 inizialmente cancellati con l’ultima Finanziaria) è stata avallata dalla Conferenza Stato-Regioni. Il ministero dell’Economia però è riuscito, pur tra diverse difficoltà, a recuperarli: attraverso una variazione di bilancio, contenuta nel cosiddetto “scudo fiscale”, ha così permesso agli istituti paritari (in larga parte scuole dell’infanzia) di ricevere i fondi per l’anno scolastico ormai concluso da alcuni mesi.
E mentre gli istituti non statali riceveranno i loro fondi, distribuendoli probabilmente già nel mese di novembre tra personale e acquisti anticipati per attrezzature e manutenzione, nei prossimi giorni possiamo scommettere che si riaprirà la diatriba con i movimenti anti-Gelmini ed i sindacati più agguerriti contro il Governo, in particolare la Flc-Cgil: come mai, sostengono questi uiltmi, negli ultimi anni il Governo ha ridotto drasticamente gli stanziamenti per la scuola statale, ma non ha toccato i finanziamenti per la quella privata? Come mai, rispetto a 10 anni fa, ammontano sempre alla stessa cifra quando tutti i fondi hanno ricevuto decurtazioni anche sensibili?