“La legislazione deve tenere conto di un sistema misto, pubblico-privato, dove ci sono diverse voci che hanno pari dignità”. E i finanziamenti devono essere erogati direttamente dal Miur, non dalle Regioni. A sostenerlo è il sottosegretario all’Istruzione, Roberto Reggi, intervenuto il 19 giugno al Congresso della Federazione italiana scuole materne (Fism). Il rappresentante del Governo ha detto che “non possiamo più sottrarci dall’affrontare insieme l’emergenza educativa che colpisce profondamente le nostre famiglie. E’ un’emergenza europea. Perciò non ha più senso dividersi in conflitti ideologici senza futuro”.
Dalle parole di Reggi- riportate dalla Fism – ritiene che “il genitore non dovrebbe mai trovare un servizio al di sotto di una soglia minima di qualità concordata”. Per questo “daremo stabilità, certezza di trasferimenti e risorse per garantire una programmazione costante”.
Specificatamente sulle scuole paritarie, il sottosegretario ha parlato di un “conflitto aperto tra Ministero dell’Istruzione e Regioni. Queste ultime – ha detto – vorrebbero avocare a sé parte dei contributi per le scuole paritarie per distribuirli secondo criteri regionali. Non condivido questa soluzione poiché è necessario garantire omogeneità nei trasferimenti di fondi. Altrimenti rischiamo di avere Regioni di serie A e Regioni di serie B e di ritardare il trasferimento dei fondi compromettendo la presenza delle scuole paritarie non profit”. Reggi ha parlato anche del ricorso al Tar dell’Aninsei (Associazione nazionale istituti non statali di educazione e istruzione) sul decreto ministeriale relativo alle scuole beneficiarie dei contributi pubblici: “il Ministero – ha puntualizzato – è pronto a erogare direttamente risorse indipendentemente dal ricorso”. Una precisazione che ha ricevuto molti consensi in platea.
Per il momento, le parole di Reggi sono state commentate da Elena Centemero, responsabile nazionale Scuola e Università di Forza Italia. “Le scuole pubbliche paritarie accolgono – ricorda Centemero – , ad oggi, 1.072.560 studenti, di cui 11.878 diversamente abili, svolgendo un ruolo fondamentale per la tutela della libertà di scelta educativa. Senza dimenticare che la loro presenza concorre a far risparmiare allo Stato sei miliardi di euro all’anno. Non possiamo perciò che condividere le parole del sottosegretario Reggi sull’importanza degli istituti paritari dopo che, per troppi anni, un approccio ideologico alla questione educativa ha portato alla loro penalizzazione, da ultimo con il Referendum di Bologna promosso proprio dalla sinistra. Oggi il primo passo indispensabile è stabilizzare i finanziamenti, come Forza Italia ha più volte chiesto, in modo da consentire a queste scuole una pianificazione almeno a medio termine della loro attività, e creare un fondo unico. Concordiamo peraltro con Reggi sulla necessità che i contributi vengano erogati dal Miur e non dalle Regioni: il nostro sistema di istruzione deve garantire a tutti gli studenti, in qualsiasi regione, lo stesso standard qualitativo”.