La scuole paritarie svolgono un ruolo fondamentale nella sistema scolastico: è la posizione del Miur, espressa con estrema chiarezza dal sottosegretario Gabriele Toccafondi.
“Abbiamo fatto una scelta precisa aiutare le scuole statali e quelle non statali, perché crediamo nella scuola. Le paritarie svolgono un ruolo fondamentale, per questo il Miur riconosce un contributo che quest’anno prevede un aumento e un fondo per la disabilità”, ha affermato Toccafondi al convegno “La strada dell’accoglienza. Dalla fedeltà ai carismi…all’apertura al mondo” organizzato dalla Federazione italiana scuole materne Toscana (FISM).
E la Toscan è anche la regione che riceverà un contributo di 25 milioni, al fine di fornire un aiuto alle “migliaia di famiglie che scelgono le scuole non statali”.
La Legge di Bilancio 2017 ha aumentato il fondo per le scuole materne paritarie da 25 a 50 milioni, così come è stato raddoppiato il fondo per la disabilità da 12 a 24 milioni.
“Abbiamo dato stabilità al fondo dei contributi e aumentato il fondo con risorse dedicate ad aiutare scuole e famiglie sulla disabilità – ha aggiunto il sottosegretario al Miur – sbloccato le risorse Pon aprendole anche alle paritarie che così avranno possibilità di partecipare con progetti al pari delle scuole statali, progetti che poi saranno valutati e se validi finanziati”.
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Toccafondi si è soffermato, poi, sull’importanza dell’aumento progressivo delle detrazioni fiscali per le famiglie che fino al 2019 arriveranno a 800 euro all’anno a bambino: “Grazie a questo, lo Stato inizia a riconoscere alle famiglie un aiuto nelle scelta educativa. Insieme a questo è partito il piano straordinario di contrasto ai diplomifici che ha portato a circa 30 proposte di chiusura di scuole. Se a qualcuno interessa l’educazione – ha concluso Toccafondi – , cioè la crescita dei ragazzi, non può che voler far crescere la scuola, investire. Sia essa statale che non statale”.
Quello dei finanziamenti alle scuole paritarie è da sempre un tema molto controverso, anche da un punto di vista di costituzionalità con l’articolo 33, comma 3 della Carta fondamentale, secondo il quale “enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato”.
Di fatto però lo Stato continua a finanziare annualmente le 13mila scuole paritarie senza discriminare tra enti a carattere commerciale e non-profit, mentre una sentenza del Consiglio di Stato del gennaio 2016, entrando nel merito della natura giuridica delle scuole paritarie ai fini dell’ammissibilità al finanziamento ministeriale, ha stabilito che la sola condizione in presenza della quale è lecito escludere il carattere commerciale dell’attività è quella della gratuità o quasi gratuità del servizio offerto.
In assenza di quest’ultima condizione, si configura aiuto di Stato, incorrendo perciò nel divieto e nel regime di illiceità sancito dall’articolo 107 del Trattato che istituisce la Comunità europea.
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