Simona Malpezzi, deputata Pd, docente, tra le donne di punta del partito, esperta di scuola, rispondendo alle domande di Enrico Lenzi su Avvenire, precisa che l’obiettivo della sua squadra “è quello di introdurre dei miglioramenti alla buona scuola. Con questa legge abbiamo cercato di dare gambe all’autonomia, prevista da 20 anni nella scuola, ma mai realmente applicata. Per farlo abbiamo investito risorse sia per potenziare gli organici sia per offrire maggiori strumenti didattici alle scuole. Per questo, è evidente che sia necessario andare avanti sulla strada degli investimenti, rafforzando gli interventi già messi in campo. Una delle prime azioni riguarderà il potenziamento dell’organico dei docenti. Un passaggio che ha creato dei malumori, soprattutto quando qualche docente si è visto assegnare una cattedra di ruolo a centinaia di chilometri da casa. Sono criticità da affrontare e risolvere. Un altro elemento su cui investiremo con convinzione è la diffusione del tempo pieno e del tempo scuola in tutta Italia”.
Scuola paritaria: abbiamo fatto molto
Interessante risulta invece la sua riposta relativa alle scuole paritarie: “A partire dal 2014 abbiamo fatto molto, aprendo un dialogo diverso con le paritarie e cercando di passare da una parità sulla carta a una reale. Una rivoluzione culturale, fatta, però, di atti concreti: dallo school bonus alle detrazioni sulle rette, alla partecipazione delle paritarie ai fondi per l’alternanza scuola-lavoro e ai Pon. E il ministro Fedeli ha avviato una commissione per lo studio del costo standard, altro passo verso la parità. Il tutto con la lotta ai diplomifici, che ci vede alleati con le stesse paritarie”.