Parma sarà la Capitale europea dei giovani per il 2027, così come ha decretato l’European youth forum, rete formata da centinaia di associazioni di volontariato, che costituisce la “voce” dei giovani in Europa.
Il dossier che la città aveva presentato aveva il titolo: “Parma, una grande piazza per l’Europa”, pensato per stimolare la partecipazione giovanile e rafforzare la propria identità europea.
E lo slogan, insieme alla altre proposte culturali, sono risultate vincenti rispetto alle altre città finaliste, quali Chisinau (Moldavia), Skopje (Macedonia del Nord), Fuenlabrada e Malaga (Spagna).
Il documento è il frutto di un ampio processo partecipativo, che ha coinvolto centinaia di ragazze e ragazzi under 30 e più di 200 associazioni locali e nazionali. La proposta prevede un approccio collaborativo e inclusivo, per creare una piattaforma permanente di dialogo e partecipazione, attraverso una serie di iniziative tematiche organizzate in otto “piazze” e quattro “percorsi”.
A Parma già da diverso tempo è in atto processo di attenzione nei confronti dei ragazzi attraverso lo “Youth check”, uno strumento pensato per valutare in anticipo l’effetto delle politiche sulla riduzione del divario generazionale e che rappresenta ancora un unicum, essendo Parma la prima città a metterlo in pratica. Questa procedura stimola una riflessione critica attorno all’operato routinario del Comune nei confronti delle nuove generazioni.
Ma non solo. Parma ha anche promosso, attraverso una organizzazione, che ha come obiettivo processi di cambiamento nel mondo, un nuovo modo di approccio coi giovani, sperimentando modelli di partecipazione in tanti luoghi, dimostrando quanto può essere vincente dare spazio ai ragazzi ed alle loro idee.