Parole e immagini dai giovani aquilani a 6 anni dal terremoto

Venerdì 18 dicembre sarà presentato il percorso multimediale realizzato dagli allievi del Corso di Reportage audiovisivo della scuola nazionale di Cinema dell’Abruzzo.

Si tratta di una ricerca sui ragazzi aquilani tra i 15 e i 30 anni a sei anni dal terremoto, dal titolo: “L’Aquila, il mio futuro è qui”

In altri termini si tratta di un vero e proprio ritratto di una generazione in cui si integrano i linguaggi della scrittura, della fotografia, della radiofonia, dell’audiovisivo, accompagnati da una raccolta di dati e di testimonianze di ragazzi e di adulti che, per il loro ruolo, risultano testimoni privilegiati della loro condizione, dalle aspirazioni ai timori. Tra i ragazzi ci sono lavoratori, studenti degli Istituti superiori, universitari, ricercatori, non occupati, così come insegnati, allenatori, educatori.

Giovani che si mettono in gioco divenendo protagonisti di interviste, radio documentari, video e foto reportage, non per dare luogo a un’indagine statistica spiegano gli ideatori dell’indagine, ma per raccontare se stessi in prima persona, le paure, i desideri, le aspettative, il bisogno di futuro.

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Attraverso i nove reportage scritti, altrettanti video-reportage e radiofonici, le circa 2mila fotografie si è delineato il ritratto di una generazione che vive a L’Aquila inevitabilmente connotata dall’esperienza del “terremoto”, ma ugualmente affine ad altri contesti nel resto d’Italia.

Il percorso multimediale “L’Aquila, il mio futuro è qui” si compone delle sezioni: Mostra di fotografie e testi, ascolto di reportage radiofonici, proiezioni video.

Dell’ampio reportage che conta circa 2000 fotografie sulla realtà giovanile aquilana, sono stati selezionati i 200 scatti confluiti nella mostra fotografica.

Trai testi raccolti a scuola fra gli adolescenti Stefano Laffi ne segnala uno: «Il mio futuro le vedo pessimo, non mi resta che abbandonare una città economicamente, culturalmente distrutta, per cercare fortuna altrove; e invece no, io rimango, tutti noi dobbiamo rimanere, siamo noi il motore della città, se noi scappiamo, chi farà tornare L’Aquila quella che era una volta? dinnanzi al pericolo, e a problemi non scappo, cosa che tutti gli aquilani, uniti, dovrebbero fare».

Il percorso multimediale sarà visitabile, con ingresso libero, nella sede della Scuola Nazionale di Cinema dell’Aquila venerdì 18 dicembre (ore 9-18), il 21, 22 e 23 dicembre(ore 9 – 16) e poi all’11 gennaio dalle ore 9,30 alle 17,30 dal lunedì al venerdì.

Pasquale Almirante

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