Un parroco di Brissago è stato sospeso dall’insegnamento di religione nelle scuole della primaria ed è stato invitato a frequentare un corso di formazione pedagogica. La decisione è stata presa dopo che alcune famiglie hanno espresso preoccupazione per il modo in cui l’insegnante aveva affrontato temi delicati in classe, come la morte, il matrimonio e l’esistenza di Babbo Natale. Questi argomenti, se trattati senza la dovuta sensibilità, possono disorientare i bambini, generando ansia e delusione.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata una rivelazione fatta durante l’Avvento, quando il parroco ha dichiarato ai bambini che Babbo Natale non esiste. L’affermazione ha suscitato malumori tra i genitori, che hanno segnalato l’accaduto alla scuola. L’intervento è stato immediato: la direzione scolastica, il comune e il consiglio parrocchiale hanno deciso di sospendere l’insegnante fino al completamento della formazione richiesta.
Come riporta La Regione, il direttore ad interim dell’Ufficio dell’insegnamento religioso, l’insegnante ha mostrato difficoltà ad adattarsi alla realtà scolastica ticinese, anche a causa della sua provenienza da una diocesi svizzera diversa. Inoltre, sarebbero emerse lacune nella conoscenza della pedagogia religiosa e della psicologia dello sviluppo, fondamentali per l’insegnamento ai bambini.
La sospensione è stata motivata dalla necessità di garantire un approccio didattico più adeguato e rispettoso delle esigenze dei giovani alunni, salvaguardando il delicato equilibrio tra educazione religiosa e sensibilità infantile.
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