Il 3 maggio prenderà avvio, nelle scuole primarie e secondarie, la consueta rilevazione degli apprendimenti a cura dll’Invalsi.
Come ogni anno il fronte “No-Invalsi”, alimentato soprattutto dai sindacati di base (Cobas e Unicobas in particolare), sta già affilando le armi.
Pochi giorni fa la “battaglia” è iniziata al Liceo Mamiani di Roma, uno dei più prestigiosi d’Italia.
Per l’ottavo anno consecutivo il collegio dei docenti del liceo capitolino ha bocciato la partecipazione della scuola alla rilevazione: “La delibera di non collaborazione – dichiarano Stefano d’Errico segretario nazionale Unicobas e Alvaro Belardinelli, Rsu del Mamiani – è passata con 41 voti favorevoli, 12 astenuti e 29 contrari (su un totale di 82 docenti)”
“Quella del Mamiani – dicono d’Errico e Berardinelli – è una grande vittoria di cui dovrebbero ricordarsi i ‘Che Guevara’ della domenica che alla resa dei conti si nascondono dietro scuse indecenti quando il sindacalismo di base proclama scioperi e organizza manifestazioni, se lo ricordino i docenti ‘piegati’ che sostengono che il Collegio sarebbe obbligato ad accettare tutto”.
Non a caso la battaglia contro l’Invalsi parte proprio dal Mamiani che il prossimo 8 marzo ospiterà un importante convegno nazionale organizzato dalla associazione Altrascuola e dall’Unicobas per rilanciare la protesta contro le deleghe della legge 107 sulle quali la prossima settimana inizierà il dibattito nelle Commissioni parlamentari.
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