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Parte “è-book” il concorso Aie per gli studenti universitari

“Scelgo la mia facoltà mentale e le materie grigie”. E’ con lo slogan di Alessandro Bergonzoni che si è aperta ufficialmente ieri, 23 aprile, la nuova edizione di “è-book”, il concorso per gli studenti universitari italiani promosso dall’Associazione Italiana Editori (Aie) con il coinvolgimento di tutto il mondo universitario – Conferenza dei Rettori (Crui), Consiglio Universitario Nazionale (Cun), Agenzia di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca (Anvur) – e con il supporto dell’Associazione italiana dei Comunicatori d’Università (Aicun), in occasione del Maggio dei Libri.
Quest’anno la sfida ai ragazzi è diventare i protagonisti di una campagna che gli editori lanceranno, all’ inizio di settembre, nelle università italiane, per valorizzare i libri universitari. I ragazzi dovranno trasformarsi in copy e creare, in cinquanta caratteri, uno slogan sul tema “All’università i libri li compro perché…”, compilando, sul sito www.aie.it, un questionario sull’uso delle tecnologie nello studio e sul loro rapporto con lo studio e i libri universitari.
Il gioco, che parte oggi, è riservato agli studenti universitari dei vari livelli (trienni, bienni, master ecc.), fino a 30 anni compiuti, e si concluderà il 23 maggio. I vincitori saranno resi noti il 14 giugno.
Il concorso mette in palio 5 premi da 2000 euro ciascuno come contributo alle retta universitaria (2012/2013), o duemila euro in libri o ebook. I buoni saranno personali e spendibili in qualsiasi libreria italiana, incluse quelle online.
Un’opportunità per il futuro, se si considera che circa uno studente universitario su quattro (il 23,7% per la precisione, secondo Istat) non legge neanche un libro non scolastico in un anno. E che è ben il 31% dei liberi professionisti, imprenditori, dirigenti e il 33,7% dei quadri direttivi e impiegati a non farlo mai nei dodici mesi precedenti. “Questo concorso – spiega la presidente del Gruppo Accademico professionale di Aie Mirka Daniela Giacoletto Papas – diventa così un’occasione seria per coinvolgere gli studenti universitari e puntare i riflettori proprio sul loro futuro: libro, lettura, apprendimento sono gli strumenti per affrontare la vita, sono il vantaggio competitivo per posizionarsi nel mondo. Sono questi i temi su cui viene chiesta la loro partecipazione e il loro contributo attivo. Di qui la sfida a “lavorare con noi”, in squadra, per inventare lo slogan che sarà alla base di una campagna rivolta ai loro coetanei, nel loro “codice”, da proporre nelle università italiane, per persuaderli a investire sulla loro cultura e utilizzare al meglio quei contenuti necessari allo studio universitario ma indispensabili a creare e consolidare una cultura per la vita”.
Redazione

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