Al via la procedura di reclutamento dei nuovi dirigenti scolastici. Si è finalmente messa in moto la macchina burocratica che porterà all’indizione del prossimo concorso a preside. Un evento atteso da molti docenti, anche in vista del raddoppio dello stipendio dei capi d’istituto che dovrebbe avvenire con il nuovo contratto. Il Governo ha stanziato, infatti, oltre 400 miliardi, per incrementare le retribuzioni dei dirigenti scolastici. Dunque, un aumento medio di circa 40 miliardi all’anno, che va ad aggiungersi ad una retribuzione media di circa 3 milioni e mezzo netti al mese.
E veniamo al contenuto del dispositivo.
Le commissioni esaminatrici del corso concorso selettivo di formazione saranno nominate con decreto dei competenti direttori generali degli Uffici scolastici regionali e saranno uniche in relazione ai posti dirigenziali messi a concorso relativi ai tre settori formativi della scuola elementare e media, della scuola secondaria superiore e degli istituti educativi.
Le commissioni saranno composte da almeno tre membri, di cui uno con funzione di presidente. Il presidente sarà scelto tra i seguenti soggetti, anche collocati a riposo: dirigenti di Amministrazioni pubbliche che ricoprano o abbiano ricoperto un incarico di direzione di uffici dirigenziali generali, magistrati amministrativi o contabili o avvocati dello Stato, professori di prima fascia di Università statali o equiparate.
Gli altri due componenti saranno scelti uno fra esperti di organizzazioni pubbliche o private con competenze in campo organizzativo e gestionale e l’altro fra dirigenti scolastici in servizio con una anzianità nella funzione direttiva della scuola di almeno cinque anni. Le commissioni esaminatrici saranno integrate da uno o più componenti esperti nelle lingue straniere oggetto del corso concorso e da un componente esperto di informatica.
Il tempo massimo per espletare le procedure è stato fissato in 14 mesi dalla data della prima prova scritta.