Con l’attuazione dell’organico dell’autonomia e ottimizzando la “chiamata per competenze”, per avere in squadra i docenti più rispondenti alle esigenze dei Ptof, il “curriculum dello studente” o meglio il “curriculum digitale” diventerà realtà per tutti gli studenti delle superiori.
Vediamo di che si tratta, dal momento che questa norma ha l’ambizione di rivoluzionare la scuola italiana, avvicinandola ai percorsi formativi di Nazioni come la Finlandia.
Tutto prende avvio nel moneto in cui le scuole secondarie di secondo grado, anche utilizzando le quote di autonomia e gli spazi di flessibilità, potranno introdurre “insegnamenti opzionali”, percorsi formativi diretti all’orientamento e alla valorizzazione delle eccellenze.
Una rapida lettura dei Ptof, scrive Il Sole 24 Ore, inseriti su “Scuola in chiaro” evidenzia la presenza di numerose tipologie di insegnamenti opzionali che potranno avere finalmente “luce”, anche grazie a risorse economiche derivanti dai Pon Fser “Ambienti digitali”; tra questi insegnamenti spiccano corsi di giornalismo, laboratori di fotografia e di ritocco, laboratori di robotica e di meccanica, laboratori teatrali, di scrittura creativa, di musica, di arte, di cinema e storia, di sociologia, di diritto, di economia e finanza, di chimica laboratoriale, di astronomia, di anatomia e medicina.
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Gli insegnamenti opzionali potranno essere finalmente parte del percorso dello studente e inseriti nel “curriculum dello studente” di cui le commissioni dovranno tenere conto nello svolgimento dei colloqui dell’Esame di Stato finale del ciclo di studi.
Il “curriculum dello studente” raccoglierà tutti i dati utili, anche ai fini dell’orientamento e dell’accesso al mondo del lavoro, relativi al percorso degli studi, alle competenze acquisite, alle eventuali scelte degli insegnamenti opzionali, alle esperienze formative anche in alternanza scuola-lavoro e alle attività culturali, artistiche, di pratiche musicali, sportive e di volontariato, svolte in ambito extrascolastico.
Entro la fine dell’anno sentito il Garante per la protezione dei dati personali, un apposito decreto del Miur disciplinerà le modalità di individuazione del curriculum dello studente da associare ad un’identità digitale (curriculum o profilo digitale) accessibile nel Portale unico dei dati della scuola, dove confluiranno anche i dati relativi al fascicolo di ciascun docente, i bilanci delle scuole, i Ptof, i dati del Sistema nazionale di valutazione, la normativa, le comunicazioni varie, l’anagrafe dell’edilizia scolastica e degli studenti.
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