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Parte il telescopio a raggi cosmici dell’Iti “Cannizzaro” di Catania

Alla presenza del prof. Francesco Riggi del Dipartimento di Fisica dell’Università di Catania, referente locale del progetto, della dott.ssa Paola La Rocca e dal prof. Antonio Atalmi, referente scolastico del progetto e studenti, il telescopio EEE, un sofisticato rivelatore di particelle – i muoni -che vengono originate nelle collisioni tra raggi cosmici di altissima energia provenienti dallo spazio e atomi dell’atmosfera terrestre, ha iniziato a funzionare tra la soddisfazione di tutti i presenti.
Questo risultato giunge dopo tre anni di attività, fortemente sostenuta dal dirigente scolastico prof. Salvatore Indelicato, che hanno visto la scuola catanese impegnata in questo ambizioso progetto nazionale, a partire dalla realizzazione nel marzo 2006 presso il Cern di Ginevra, delle tre camere del telescopio ad opera di un gruppo costituito dai prof. Antonio Atalmi e Martino Rapisarda e da tre studenti. Negli due anni successivi un gruppo di una decina di studenti ha partecipato a vari stage presso il Dipartimento di Fisica e la locale sezione dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) e alle fasi di installazione e test dei vari componenti dell’apparato.
Nella primavera di quest’anno il telescopio è stato installato presso un locale della scuola appositamente attrezzato, grazie anche al fondamentale contributo del personale tecnico e amministrativo della scuola che ha saputo dare soluzioni ai vari problemi via via incontrati.
Il progetto EEE è un’iniziativa del Ministero della Istruzione, Università e Ricerca (MIUR), che coinvolge alcuni centri di ricerca di altissimo prestigio scientifico, quali l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) e il Centro Europeo di Ricerca nucleare (Cern) e vede attualmente l’adesione di circa 25 scuole superiori distribuite su tutto il territorio nazionale, coordinate dal Centro Enrico Fermi di Roma. Il suo scopo è realizzare un grande network di rivelatori di muoni cosmici, connessi tramite il sistema GPS, attualmente in fase avanzata di realizzazione. 
Ora finalmente il telescopio EEE del Iti Cannizzaro, il primo installato presso una scuola in Sicilia, ha iniziato la sua fase operativa e ricercatori, insegnanti e studenti sono nell’attesa dei primi dati da analizzare.
Nei prossimi mesi lavorerà in modo continuo, 24 ore al giorno, alla sua duplice missione: fornire informazioni su eventi estremamente energetici e rari che permettano agli scienziati di comprendere i tanti misteri ancora aperti sull’origine dei raggi cosmici di altissima energia. E dare l’opportunità agli insegnanti e ai loro studenti di toccare da vicino l’emozione e lo spirito della ricerca e della cultura scientifica: non è un obiettivo da poco in una società come la nostra ad alto rischio di “Hiroshima culturale”.
Redazione

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