WeWorld e le blogger di Mammadimerda, in occasione della riapertura delle scuole, lanciano la campagna social #scuolaNOseggio, per sensibilizzare politici e Istituzioni sulla necessità di una scuola che metta davvero al centro bambini, bambine e famiglie.
Scrive la Presidente di WeWorld: “Costosissimi campus estivi, nonni, smart working e bambini annoiati. Questo nelle situazioni più rosee, nelle altre il racconto è quello di donne che lasciano il lavoro perché con più di due figli il costo dell’estate è insostenibile, di figli con disabilità che non vengono accettati ai campi estivi e di bambini e bambine con difficoltà di apprendimento che a settembre spesso devono ricominciare da capo o investire molte energie per non perdere tutti i progressi conquistati in precedenza”
“Siamo stati sommersi dalle testimonianze, le stiamo raccogliendo per portarle alle istituzioni insieme alla nostra proposta per la scuola. La scuola italiana oggi necessita di un cambiamento profondo, non più rimandabile, che metta al centro i ragazzi e le famiglie. La nostra proposta prevede di sperimentare metodi alternativi alla lezione frontale, favorire lo sviluppo delle competenze interpersonali e sfruttare le opportunità offerte dalla tecnologia per supportare nuovi modi di insegnare e apprendere oltre ad aprire la scuola alla comunità educante con proposte di attività extra-curriculari durante tutto il corso dell’anno, estate compresa. Unito a questo però è prioritario ripensare gli edifici scolastici e prevedere una rimodulazione del calendario scolastico, che sia pensato per una migliore didattica e che tuteli le famiglie e i diritti delle donne, sulle cui spalle cade la maggior parte del lavoro di cura”.
Mammadimerda si unisce alla campagna social di WeWorld per raccogliere testimonianze dai genitori: “Nella maggior parte dei Paesi europei le vacanze vengono spalmate durante l’anno in modo da essere più sostenibili per i bambini e le bambine a livello pedagogico e per gli adulti che se ne devono fare carico. Quest’anno al rientro in classe i ragazzi non dovranno solo affrontare orari ridotti e cattedre ancora ballerine, il 25 settembre con le elezioni ci sarà un nuovo stop per la maggior parte delle scuole.”
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