Pochi giorni fa i Partigiani della scuola pubblica – codice penale alla mano- avevano chiesto al Ministero di sanzionare i dirigenti dell’ANP per una slide sui docenti contrastivi utiizzata in un corso di formazione.
Adesso, le parole di Francesco Luccisano, della segreteria tecnica del Miur, fanno quas invertire direzione ai Partigiani che suggeriscono ai dirigenti scolastici di aderire al loro movimento.
Il cambio di rotta ha a che vedere con l’intervento di Luccisano sulla questione dell’alternanza scuola lavoro. Il Miur – ha detto in sintesi Luccisano – non intende fermare il progetto contenuto nella legge 107. Il fatto è che – da più parti – stanno emergendo difficoltà serie legate soprattutto al fatto che – soprattutto in alcune aree del territorio nazionale – non si trovano aziende disponibii a stipulare accordi e convenzioni con le scuole.
Ed è così che i Partigiani “esprimono solidarietà ai dirigenti scolastici, che vengono minacciati di penalizzazioni sulla carriera, se non saranno in grado di garantire l’adempimento dell’obbligo a partire da quest’anno scolastico 2015/16”.
“Non é una novità – aggiungono i Partigiani – che numerosi dirigenti scolastici, soprattutto meridionali, stiano denunciando al MIUR l’impossibilità di garantire l’adempimento dell’obbligo dell’alternanza scuola lavoro (le percentuali degli studenti che si prevede non accederanno al servizio si aggirano ad oltre il 70%): ad impossibilia nemo tenetur, dicevano gli antichi Romani, vero per tutti, ma non per chi ha concepito la legge 107, un disastro normativo senza precedenti, che ci si affanna invano a mascherare, realizzato senza tener conto del Paese reale”
Proseguono ancora i Partigiani: “Il verticismo, le nomine dirette dei docenti, l’intromissione di soggetti privati nel finanziamento delle scuole e attraverso l’alternanza sono le premesse per vergognose partite di giro per far passare soldi pubblici nelle mani di privati, che diventeranno gli azionisti delle scuole e decideranno il futuro del Paese. L’alternanza é un’altra sporca operazione fatta per passare quanto prima soldi dal comparto istruzione a quello dei privati col pretesto di scimmiottare alcuni paesi nord europei, un progetto portato avanti senza una conferenza preliminare con le Regioni, le uniche competenti in materia di tirocinio formativo, secondo il titolo V della Costituzione, destituito di ogni fondamento di attuabilità”.
Tutti motivi più che validi, secondo i Partigiani, perchè i dirigenti scolastici “lesi nella loro dignità professionale, entrino nelle schiere dei Partigiani cosicché una sola voce si levi in difesa della scuola della Costituzione aderiscano al loro movimento”.
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