Piacciono ai Partigiani della Scuola Pubblica le iniziative dei Comuni della Calabria che, in questa situazione di emergenza, stanno cercando di rendere più pulite le scuole, facendo leva sulle prerogative in fatto di autonomia degli Enti Locali.
E citano come esempio la decisione del sindaco di Cetraro, in provincia di Cosenza, che ha disposto, per i giorni 28 e 29, la “chiusura di tutte le scuole di ogni ordine e grado al fine di consentire un’attività di disinfezione e derattizzazione degli edifici scolastici”, ritenendo quindi “necessario ed urgente provvedere ad una straordinaria disinfestazione, derattizzazione e successiva sanificazione dei locali scolastici di tutti i plessi ubicati nel territorio comunale”.
Commentano i Partigiani: “Si ritiene necessario estendere questa procedura d’urgenza a tutte le strutture scolastiche, in special modo gli istituti comprensivi e le scuole dell’infanzia, atteso che i bambini facilmente si scambiano oggetti e cibo fra di loro, sfuggendo spesso ai più rigidi accorgimenti degli insegnanti, chiamati in causa ed in prima persona ad effettuare pratiche igienico-sanitarie straordinarie”.
“Nelle scuole – si legge ancora nel comunicato – spesso si registrano situazioni di precaria igiene dovuta anche allo scarso personale preposto allo scopo, che in poco tempo e senza strumenti sufficienti devono pulire, igienizzare e rendere sicuri ambienti ampi e complessi”.
Per la verità i Partigiani non perdono occasione di polemizzare anche con il presidente Conte che aveva messo in dubbio la necessità di chiudere le scuole in alcune regioni o aree del territorio nazionale: “Bene fanno molti comuni che si stanno attrezzando in materia autonoma, venendo meno, in maniera precauzionale, all’informativa del premier Conte che non riteneva necessaria la chiusura nelle scuole calabresi”.
Ma la polemica si estende anche al funzionamento dei servizi di trasporto e alle modalità con cui viene gestita la mobilità dei cittadini sul territorio nazionale.
Riferendosi in particolare agli spostamenti dei docenti residenti al sud che prestano servizio nelle regioni del nord i Partigiani affermano: “In Calabria si stanno verificando massicci rientri da zone a rischio con insufficienti, ed in molti casi carenti, controlli tali da allarmare la popolazione. Nessun controllo all’aeroporto di Lamezia Terme ieri sera sui passeggeri di un volo arrivato da Milano, almeno secondo quanto hanno riferito i diretti interessati”.
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