I Partigiani della Scuola Pubblica della Calabria avevano già aderito il 7 luglio 2019 alla prima Assemblea Nazionale per il ritiro di qualunque progetto di Autonomia Differenziata che si è tenuta a Roma nell’aula magna del liceo Tasso. Quella assemblea si era conclusa con un …”appello a tutte le forze politiche, sociali, democratiche del Paese per una forte azione unitaria per fermare il percorso dell’Autonomia Differenziata”.
In particolare è stato lanciato dicono i PSP della Calabria ” un appello a tutti i sindacati per una grande manifestazione unitaria che porti a Roma, nel più breve tempo possibile, centinaia di migliaia di cittadini, per il ritiro di qualunque progetto di autonomia differenziata”.
Nel frattempo, continuano a dichiarare i Partigiani, è intervenuta, come noto, la crisi di Governo che ha finalmente messo la parola fine ad una esperienza politica in cui la Lega ha spadroneggiato imponendo l’adozione di provvedimenti repressivi e disumani nei confronti dei lavoratori italiani e dell’umanità disperata, ma soprattutto imponendo il processo di autonomia differenziata che i PSP hanno ripetutamente etichettato come la “secessione dei ricchi”.
I Partigiani della scuola pubblica della Calabria assistono con preoccupazione all’evoluzione della crisi. Mentre i rapporti SVIMEZ annualmente espongono con dovizia di dati ed analisi scientifiche il dramma delle condizioni in cui versa il sud del Paese, lo spopolamento e l’abbandono di milioni di giovani che porterà di questo passo alla desertificazione dei territori del Mezzogiorno d’Italia, la questione meridionale è totalmente derubricata dall’agenda delle trattative per la formazione di un governo di legislatura. Nessuna delle forze in campo ha inteso fino ad ora assumere questa questione come centrale, come invece dovrebbe essere.
Per contro, si registra, continuano ad affermare i Partigiani della scuola pubblica, che i rigurgiti leghisti che aspirano a dare sfogo agli egoismi territoriali delle regioni che si sono arricchite a danno del sud hanno trovato accoglienza nella proposta dei 10 punti del movimento 5* esattamente al n° 6, con l’aggravante che adesso non c’è più il paravento dei ricatti della Lega.
I Partigiani della Scuola Pubblica non hanno cambiato posizione: sono per il ritiro di qualunque progetto di autonomia differenziata e qualunque governo dovesse riproporla in qualsiasi salsa lo riterranno loro nemico e del SUD.
I PSP fanno un appello ai dirigenti nazionali del PD e del movimento 5*: CANCELLATE LA SECESSIONE DALLE VOSTRE TRATTATIVE E DAL FUTURO PROGRAMMA DI GOVERNO.
Invitano i parlamentari calabresi dei due partiti ad uscire dalla condizione di ascari servili in cui si sono incartati per il timore di cadere in disgrazia presso i gruppi dirigenti che agitano il bastone del comando. Chiedono di mostrare dignità e coerenza con gli impegni assunti con gli elettori.
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