Il tavolo tecnico dello scorso 3 giugno ha posto diversi punti fermi in merito al Pas 2019, la misura individuata dai sindacati e approvata dal Miur per la stabilizzazione del precariato.
Il prossimo tavolo tecnico, previsto per martedì 11 giugno, potrebbe anche chiudersi la trattativa, con la definizione del percorso abilitante e del legame con il concorso scuola 2019 per la secondaria.
In attesa di quella data, arrivano sul tema diversi quesiti relativi al Pas. Fra questi molti precari chiedono cosa si intende per tre annualità di servizio, ovvero il requisito per partecipare al percorso. Vediamo di spiegare come calcolare un singolo anno di servizio.
Prima di tutto è bene chiarire che un anno di servizio è valido quando si raggiungono i 180 giorni.
Questo vuol dire che per partecipare al Pas, secondo quanto riporta l’articolo 11, comma 14, del legge 3 maggio 1999 n. 124., bisogna aver prestato servizio, anche non continuativo, per almeno 180 giorni in un anno scolastico.
In alternativa, viene considerato valido il servizio dal 1/02 al termine degli scrutini o esami.
In questo percorso, in base alla proposta dei sindacati, verrà conteggiato anche il servizio prestato nell’anno scolastico 2018/19.
Inoltre, è possibile partecipare se almeno una delle annualità di servizio è stata svolta sulla classe di concorso per la quale si intende concorrere.
Pertanto, il conteggio non contempla se il contratto di supplenza abbia avuto scadenza il 30 giugno o 31 agosto, ma fanno fede i 180 giorni o il servizio dal 1° febbraio fino al termine delle attività didattiche.
In seguito all’ultimo incontro, abbiamo già riferito come i 36 mesi di servizio debbano essere validi se prestati nella scuola statale. In subordine, al PAS, dovrebbero partecipare anche i docenti che hanno tre anni di servizio nelle scuole paritarie.
Tale limitazione, tuttavia, ancora non è definitiva: infatti, il senatore leghista Pittoni, si sta muovendo per concedere ai docenti precari con servizio nelle paritarie lo stesso diritto dei colleghi con supplenze nella scuola statale.
Si tratta, in questo caso, di un problema politico, date le posizioni differenti già note dei due schieramenti politici che compongono il Governo, ovvero Lega e M5S.
Per i candidati che affronteranno il PAS e dovrebbero essere immessi in ruolo, tuttavia non si prospettano proprio tempi veloci, o quantomeno non sarà per tutti facile: infatti, bisogna ricordare che tali graduatorie PAS saranno in subordine alle GaE e alle graduatorie dei concorsi del 2016 e 2018. Ciò non toglie che in alcune regioni italiane alcune classi di concorso hanno le “vecchie graduatorie” già esaurite e queste potrebbe rivelarsi un vantaggio per alcuni candidati del PAS, ma l’esito dipende dalla singola disponibilità territoriale.
Gli aspiranti, sempre in base alla proposta dei sindacati, parteciperanno alla fase transitoria con la seguente modalità:
– Presentazione della domanda in una sola regione;
– Accesso selettivo per soli titoli (laurea) e servizi finalizzato alla copertura di tutti i posti disponibili all’interno della regione;
– I candidati che rientrano nel contingente accedono al PAS in quella regione e contestualmente lavoreranno su un posto disponibile fino al 31 agosto.
Se la valutazione di merito finale del percorso abilitante è positiva, si procede all’immissione in ruolo con anno di prova;
– Coloro che non rientrano nel contingente svolgeranno il PAS nella regione/provincia nella quale sono inseriti nelle graduatorie di istituto.
Il Pas 2019 sarà organizzato dalle Università in collaborazione con le scuole.
Per essere efficace, la fase transitoria deve partire dal 1°settembre 2019 e le graduatorie devono pertanto essere pronte entro il 31 luglio 2019. Su questa tempistica però, pesa senza dubbio l’iter politico dell’emendamento, che potrebbe condizionare le scadenze proposte.
Ma chi è che può partecipare ai PAS? Ecco quali sono i requisiti
– Il servizio deve essere stato prestato per almeno 180 gg. per anno scolastico; vale anche il servizio prestato nell’anno scolastico 2018/19.
– Si può partecipare se almeno una delle annualità è stata svolta sulla classe di concorso per la quale si intende concorrere.
– La procedura si svolge anche per il sostegno e vi può accedere chi ha prestato almeno un anno di servizio su tale tipologia di posto.
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